Il concetto “assistenza”, che si trova al centro della prassi salesiana e che ha avuto un posto così rilevante nella vita e nell’insegnamento di San Giovanni Bosco, non è propriamente esclusivo del suo metodo educativo.
Il concetto “assistenza”, che si trova al centro della prassi salesiana e che ha avuto un posto così rilevante nella vita e nell’insegnamento di San Giovanni Bosco, non è propriamente esclusivo del suo metodo educativo.
La lettera di Don Bosco da Roma, firmata il 10 maggio 1884, è un documento che ha scritto con il cuore e nel quale ha messo dentro una vita. Non la si può leggere solo con il cervello, ma con intelletto d’amore. Bisogna meditarla lasciandola liberamente risuonare dentro, usando cultura, esperienza e connaturalità.
Continue reading “Pietro Gianola – Don Bosco: una presenza d’amore cristiano”
Quando Giovanni Bosco decise di cimentarsi con una Storia d’Italia dai suoi primi abitatori ai nostri giorni, “raccontata alla gioventù”, egli aveva già alle sue spalle due opere di divulgazione storica, la Storia ecclesiastica, “ad uso delle scuole, utile per ogni ceto di persone”, pubblicata nel 1845, e la Storia sacra, “per uso delle scuole, utile ad ogni stato di persone”, uscita per la prima volta nel 1847.
Continue reading “Francesco Traniello – Don Bosco e l’educazione giovanile: la «storia d’Italia»”
In questo breve articolo viene presentata la concezione personalistica e integrale della scuola secondo Antonio Rosmini . Fini, orientamenti e metodi devono tener conto dell’integrità personale dell’alunno, che non è puro spirito né sola individualità fisica, ma unità sostanziale di spirito e di corpo, « un oggetto animale, intellettivo e volitivo.
Continue reading “Pietro Braido – Compiti e responsabilità della scuola secondo Antonio Rosmini”
In questa breve introduzione della rivista «Orientamenti Pedagogici» si delinea una caratteristica fondamentale e costitutiva dell’«anima» dell’educatore. Anche il pedagogista ed educatore, Kerschensteiner, lo pone in primo piano, primo nell’ordine logico e nell’ordine ontologico tra tutti i caratteri accennati, quale condizione di tutti gli altri, e cioè la dedizione agli alunni, quella che Don Bosco chiamerebbe la «consacrazione» ai giovani («il direttore deve essere tutto consacrato a’ suoi educandi).
Nella scorsa primavera la Casa editrice «La Scuola» di Brescia ha celebrato il cinquantenario della sua fondazione avvenuta nell’aprile-maggio 1904. Come noto, il sorgere della Soc. An. «La Scuola» è legato ai nomi più illustri del pugnace e fattivo Cattolicesimo bresciano, tra cui emergono le forti personalità di Giuseppe Tovini e di Mons. Angelo Zammarchi, e si riallaccia allo sviluppo e all’azione della «Società della Gioventù Cattolica Italiana» (1868) e dell’«Opera dei Congressi» (sciolta nel 1904). È precisamente dalla III Sezione «Istruzione ed Educazione» dell’Opera dei Congressi che scaturirono iniziative e vigorosi interventi in favore della libertà
della scuola e dell’insegnamento religioso nelle scuole.
L’ edifìcio dell’educazione non si eleva soltanto in forza di piani e progetti, ma è opera soprattutto di apostoli e realizzatori. Ogni grande costruttore, tuttavia, non può prescindere
dalle idee e dai piani. Educatore ideale è chi sa fondere più intimamente la luminosità e la chiarezza degli obiettivi con la praticità e la concretezza delle realizzazioni.
Continue reading “Pietro Braido – Ludwing auer-artefice di una pedagogia viva”
In questo fascicolo di «Orientamenti Pedagogici» è adottata la formula monografica. Ogni anno un numero della Rivista sarà costruito secondo tale formula, tenendo presente qualcuno dei più vivi ed attuali problemi dell’educazione e della scuola. Questo è dedicato ai movimenti e alle organizzazioni giovanili. Non ignoriamo la massa di questioni che una trattazione organica
e approfondita solleverebbe.
Il fascicolo di « Orientamenti » che ora presentiamo vuol costituire precisamente il parziale imperfetto tentativo di una « commemorazione » di questo genere, tendente all’assimilazione e alla messa in evidenza dei punti essenziali dell’insegnamento pontificio più che a una celebrazione encomiastica. Saranno offerti spunti ed elementi positivi ai fini di una eventuale e futura costruzione sistematica di pedagogia cattolica. In qualche articolo saranno più accentuati i motivi di approfondimento e di inquadramento del Magistero pontificio più recente. In altri, invece, l’«antologia» avrà il sopravvento sulla personale elaborazione e sul ripensamento sistematico. Talvolta saranno illustrati problemi di fondo e questioni di principio, mentre in altri casi prevarrà il riferimento a questioni pedagogiche più particolari.
È facile avvertire come nelle varie trattazioni di storia della pedagogia, nè molte nè estremamente scientifiche, non si dia in genere troppo peso a determinate correnti educative e pedagogiche. In modo particolare sembra spesso ignorata o appena accennata la pedagogia cattolica, che in nessuna epoca ha difettato di cospicui rappresentanti e di originali interpreti e realizzatori.
La soluzione dei concreti problemi educativi e scolastici non può sempre porsi come risultato logico e lineare di una deduzione razionale da premesse astratte incontrovertibili. Quanto più ci si accosta alla realtà individua tanto più occorre l’adattamento alle situazioni storiche, sociologiche, psicologiche contingenti.
Non è possibile nascondere quanto, nella impostazione di questo fascicolo di «Orientamenti Pedagogici», ci abbia lasciato perplessi la reminiscenza di uno dei geniali «Pensieri sull’educazione» di Gino Capponi, diretto contro l’infatuazione del metodismo e della pedagogia scientifica:
Continue reading “Pietro Braido – Orientamenti pedagogici o meccanica educativa?”
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