Morand Wirth – «Ogni vocazione ha le sue virtù particolari». L’esercizio delle virtù alla scuola di san Francesco di Sales

Nella visione del cocchio divino, Ezechiele descrive quattro esseri animati, i quali, curiosamente, «sotto le ali, ai quattro lati, avevano mani d’uomo» (Ez 1,8). Di questo testo si serve san Francesco di Sales, in una esortazione alle suore della Visitazione, per focalizzare un punto importante della vita spirituale: «I quattro animali non soltanto avevano ali per
volare, ma anche mani al di sotto delle stesse, per farci capire che non dobbiamo accontentarci di avere delle ali per volare in Cielo con santi desideri e meditazioni, se contemporaneamente non abbiamo mani che ci portino alle opere ed alla realizzazione dei nostri desideri, essendo garantito che i soli buoni propositi e le sante risoluzioni non ci condurranno in paradiso, se non sono accompagnati da azioni coerenti». Non c’è perfezione né santità senza l’esercizio attivo delle virtù. Il dono della grazia richiede la collaborazione attiva dell’uomo. Per questo Francesco non si limita a raccomandare a Filotea di accogliere come volontà di Dio tutti i casi imprevisti della giornata, ma la invita fin dal mattino a cercare di prevedere: «gli affari, gli incontri, le situazioni in cui ti troverai nel corso della giornata, per servire Dio, e quali tentazioni potranno sopraggiungere per offenderlo: a causa della collera, della vanità o di qualche altra mancanza di controllo; e, con un fermo proposito, preparati a impiegare bene i mezzi che ti saranno offerti di servire Dio e progredire nella devozione».

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Gabriele Mana – “L’accompagnamento spirituale nelle comunità ecclesiali. L’esperienza di un pastore nei quartieri torinesi” in “Quaderni di spiritualità salesiana. Nuova serie-2”

L’autore riporta la sua esperienza pastorale, mettendo l’accento sull’importanza fondamentale di costituire e di fare esperienza, per il giovane, di una comunità viva, prima ancora di iniziare un cammino spirituale. Relativamente a quest’ultimo dedica, tuttavia, maggiore importanza delineando alcuni atteggiamenti necessari, i diversi livelli e gradi di maturazione personale, concludendo con l’importanza del rapporto interpersonale caratterizzante l’accompagnamento spirituale e il discernimento vocazionale. 

Indice:

  • 1. Il cammino comunitario
  • 2. Alcuni atteggiamenti necessari
  • 3. Il programma della direzione spirituale
    • 3.1. Maturazione umana
    • 3.2. Maturazione affettivo-sessuale
    • 3.3. Maturazione della fede
  • 4. Accompagnamento spirituale e discernimento vocazionale
  • 5. Domande e risposte

Periodo di riferimento: 2004

G. Mana, L’accompagnamento spirituale nelle comunità ecclesiali. L’esperienza di un pastore nei quartieri torinesi, in «Quaderni di spiritualità salesiana», Nuova serie-2, Roma, 2004, 85-94.

Istituzione di riferimento:
Università Pontificia Salesiana
Università Pontificia Salesiana

Mara Scoliere,Raffaele Mastromarino – “La relazione nell’accompagnamento spirituale. Approccio psicologico” in “Quaderni di spiritualità salesiana. Nuova serie-2”

L’accompagnamento spirituale può essere inteso come un servizio d’ascolto e come una relazione d’aiuto che ha lo scopo di orientare ai valori, aiutare l’accompagnato  a fare ordine nella propria mente e nella propria esperienza di vita.

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Giorgio Zevini – «Ti guido per la strada su cui devi andare». Icone bibliche di accompagnamento spirituale

L’idea di “accompagnamento ” nella Sacra Scrittura è presente ovunque. È presente nella chiamata ad esistere, è presente nella chiamata ad un progetto in vista di una missione. Ma questa nozione è sempre legata alla fede di un Dio che parla e interagisce con l’uomo o con
l’intero popolo. Dio si manifesta ad Abramo e, dopo che questi ha riconosciuto colui che Io chiama ad esistere, lo accompagna fino a stabilire un’alleanza in vista di un progetto-missione.

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Juan Edmundo Vecchi – « Un amor sem limites a Deus e aos jovens »

Indice :

  • A castidade pelo Reino. O que professamos
    • O clima cultural
    • A certeza inspiradora: um amor que anuncia o Ressuscitado e o espera
  • Castidade e carisma salesiano. No sulco de uma tradição
    • A serviço do amor educativo
    • Sinal de doação total
    • “Como um postulado da educação”
    • Complementaridade enriquecedora

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Adolf Heimler – “Terapia e direzione. Scambio di vedute col prof. Adolf Heimler” in “Colloqui sulla vita salesiana, 11”

Il sacerdote salesiano Adolf Heimler è professore di psicologia, di terapia analitica e di antropologia alla Hochschule di Benediktbeuern, membro della Deutsche Gesellschaft fiir Psychanalyse, Psychosomatik und Tiefenpsychologie.

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Jesús Mairal – “Vocazioni e comunicazione sociale. Comunicazione” in “Colloqui sulla vita salesiana, 10”

La Spagna crede, oggi più ancora di ieri, alle possibilità che offre l’aspirantato, vivaio e centro di formazione dei giovani reclutati. I campi vocazionali, i weekends vocazionali, le giornate dei giovani amici di don Bosco, la partecipazione di cappellani salesiani a diverse associazioni cristiane di giovani, offrono risultati differenti.

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Severino De Pieri – “Aspetti psicologici della vocazione salesiana. Relazione” in “Colloqui sulla vita salesiana, 10”

I problemi del sorgere e del maturare delle vocazioni salesiane dei differenti gruppi emersero il secondo giorno con la relazione di Severino De Pieri. Questa relazione su gli « Aspetti psicologici della vocazione salesiana » portò il punto di vista dello psicologo.

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Michal Vojtáš – Religione, Bastone e Preventività. Implicazioni metodologiche del principio religioso nell’educazione salesiana

Nella presente riflessione vorrei analizzare il rapporto tra il principio della religione e la metodologia educativa salesiana. Come modello di riferimento prenderò due filoni diversi di mentalità preventiva che si collocano in periodi storici diversi sintonizzati con gli sviluppi dell’educazione salesiana.

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Michal Vojtáš – The art of Salesian encounter, accompaniment and discernment

The best concrete form of the Salesian approach to education is the educative history of Don Bosco.

Some basic principles are described in the short “notes” on the Preventive System in the education of the young written in 1877, must be understood within a rich framework of other narrative, educational, motivational and regulatory texts.

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Michal Vojtáš – El arte salesiano del encuentro, acompañamiento y discernimiento

La mejor forma concreta del enfoque salesiano de la educación es la historia educativa de Don Bosco.

Algunos principios básicos se describen en el breve “folleto” sobre el Sistema preventivo en la educación de los jóvenes de 1877 que, sin embargo, debe entenderse dentro de un marco rico en otros textos narrativos, edu-cativos, motivacionales y normativos.

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Michal Vojtáš – Progettare e discernere. Progettazione educativo-pastorale salesiana tra storia, teorie e proposte innovative

Il Progetto Educativo-Pastorale Salesiano (PEPS) è stato uno dei temi centrali del ripensamento postconciliare della missione salesiana. L’importanza del progettare riflette un cambio complesso di accentuazioni, avvenuto negli anni del dopo Concilio, da un’educazione fedele ai modelli del passato e spesso ripetitiva verso un’impostazione critica della pedagogia che guarda al futuro.

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Michal Vojtáš – L’arte salesiana dell’incontro, dell’accompagnamento e del discernimento

La migliore forma concreta dell’approccio salesiano all’educazione è la storia educativa di don Giovanni Bosco.

Alcuni principi di base sono descritti nel breve “trattatello” sul Sistema Preventivo nell’educazione della gioventù del 1877 che vanno, però, capiti dentro una cornice ricca di altri testi narrativi, educativi, motivazionali e regolamentativi.

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