Saverio Stagnoli – Don Bosco e il tetro educativ salesiano

Il presente lavoro si propone uno scopo essenzialmente illustrative. Abbiamo volute condurre infatti una ricerca sui primordi dell’attività teatrale salesiana nell’ambito dell’Oratorio di Torino (capitolo III), sul suo sviluppo nel primo collegio (capitolo V) e sulla sua espansione oltre la cerchia di tali ambienti (capitolo VII), annotando come Don Bosco sia praticamente intervenuto con la sua attività diretta anche scrivendo testi teatrali (capitolo IV) e dettando le norme di un piccolo regolamento (capitolo VI). Per questo si è riconosciuta la necessità — anche a rischio di ripetere cose note e di allargare soverchiamente il quadro — di una conveniente introduzione ambientativa che tracciasse alcuni lineamenti di storia del teatro educativo giovanile fine a metà dell’Ottocento (capitolo I) e presentasse in termini riassuntivi il sistema educativo di Don Bosco, nel cui clima il teatro salesiano e nato e tuttora si esprime (capitolo II). Così pure, in naturale rapporto con l’introduzione, son venute disponendosi le conclusioni valutative che vogliono sottolineare quanto di tradizione e confluito nell’attività del teatro educativo di Don Bosco (capitolo VIII) e quanto di nuovo e caratteristico esso propone alia storia e alia vita (capitolo IX). Continue reading “Saverio Stagnoli – Don Bosco e il tetro educativ salesiano”

Francesco Motto – “History of the historiography of Don Bosco” in “Storia e identità salesiana in Africa e Madagascar. Questioni di conservazione del patrimonio culturale”

A very recent bibliographic review of publications in various languages relative to Don Bosco and included in the bibliographic repertoires of the review “Salesian Historical Researches”, comprises 958 titles, almost all concerning works edited in the last twenty-five years.

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Michele Shinjiro Urata – Il vissuto quotidiano della comunità di Valdocco tra 1875 e 1879 nella “Cronichetta” di don Giulio Barberis

Fin dal 1858 alcuni giovani collaboratori di don Bosco cominciarono a registrare per scritto parole e fatti del Fondatore. Dal 1861 l’iniziativa assunse un carattere più strutturato, con la costituzione di una “commissione” apposita.

Questo sforzo per raccogliere le memorie riguardanti il Padre e la storia dell’Oratorio continuo fino all’ultimo giorno della vita di don Bosco. Una di queste cronache è la “Cronichetta” di Giulio Barberis (1847-1927), primo maestro dei novizi nella Congregazione e più tardi Direttore spirituale generale. È composta da 15 quaderni e va dal maggio 1875 al giugno 1879, il periodo in cui il noviziato si trovava a Valdocco e Barberis aveva un contatto quotidiano col santo (nel luglio 1879 il noviziato si trasferirà a San Benigno). Quegli anni furono particolarmente significativi per la storia della Congregazione. Continue reading “Michele Shinjiro Urata – Il vissuto quotidiano della comunità di Valdocco tra 1875 e 1879 nella “Cronichetta” di don Giulio Barberis”

Morand Wirth – In che cosa don Bosco è “salesiano”?

Il prof. Morand Wirth, riprendendo e integrando un suo articolo apparso sulla rivista Educatio della “Association internationale de recherche sur la pédagogie chrétienne” – mette in risalto i motivi per i quali si può dire a ragione che don Bosco è “salesiano”, ciè si è ispirato a san Francesco di Sales. Innanzitutto viene presentata la posizione dei vari studiosi che si sono interessati dell’argomento, poi, dopo la rievocazione del percorso “salesiano” del santo torinese, vengono documentati alcuni tratti caratteristici dello “spirito salesiano” di don Bosco educatore: l’umanesimo, la scelta dell’educazione, la centralità del cuore, la qualità della relazione, la preminenza della volontà, la ricerca della felicità. Continue reading “Morand Wirth – In che cosa don Bosco è “salesiano”?”

Francesco Motto – Il laborioso e sofferto cammino per l’approvazione delle Costituzioni della Società di San Francesco di Sales (1858-1874)

Il saggio storiografico del prof. Francesco Motto traccia nel dettaglio il laborioso e sofferto processo che ha portato all’approvazione pontificia delle Costituzioni della Società di San Francesco di Sales (1874). Lo studioso segue passo dopo passo l’iter di elaborazione del testo nel rapporto tra il Fondatore e i suoi interlocutori di Torino e di Roma, documentando con estrema attenzione sia il difficile contesto storico sia le strategie messe in campo dai vari attori per illustrare le rispettive posizioni e sensibilità, ma anche l’evoluzione del concetto di Congregazione nella mente di don Bosco, l’ambiguità dei termini usati (Regole; Regolamento; Costituzioni…) e la fluttuante normativa ecclesiastica in un tempo di rapida evoluzione imposta dall’emergere di forme inedite di vita consacrata. Motto parte dalla ricerca di una formula per dare stabilità all’opera dell’Oratorio e documenta il progressivo emergere dell’idea di “Società” salesiana fino alla sua affermazione come “Congregazione” di tipo tridentino con Superiore maggiore, voti semplici e approvazione pontificia. Il pregio del lavoro consiste nella sua minuziosità e sistematicità, poiché offre, per la prima volta, un quadro documentato e dettagliato di tutto il processo. Continue reading “Francesco Motto – Il laborioso e sofferto cammino per l’approvazione delle Costituzioni della Società di San Francesco di Sales (1858-1874)”

Joseph Boenzi – Paolo Albera presenting the teachings of Saint Francis de Sales to young Salesians in formation

Explicit references to the life and teachings of Saint Francis de Sales figure greatly into Don Albera’s retreat instructions during the eighteen years he served as Catechist General (1892-1910). Although Don Albera quoted other writers more extensively, he developed a number of “Salesian” themes typical to the spiritual teachings of the gentle Bishop of Geneva. He complemented patron’s teaching with ideas that he derived from the founder, that is, from Saint John Bosco.

In this paper we briefly examine some of the essential elements of spirituality and religious life as Don Albera mined them from the writings and teachings of his patron and founder. Continue reading “Joseph Boenzi – Paolo Albera presenting the teachings of Saint Francis de Sales to young Salesians in formation”

Aldo Giraudo – Wokół “Życia” Dominika Savio napisanego przez księdza Jana Bosko : intencje autora i sposoby interpretacji

ON THE LIFE OF DOMINIC SAVIO WRITTEN BY FATHER JOHN BOSCO. THE AUTHOR’S INTENTIONS AND THE WAYS OF INTERPRETATION
Summary
Don Bosco wrote the biography of the youngster Dominic Savio in 1859 as a booklet for a monthly series Letture Cattoliche publication in his sixth year. With the publication of this brief but important booklet, the first period of the pastoral and educative action of the Saint can be considered closed. In fact, after a few months, precisely on 18th December of the same year, Don Bosco officially founded the Salesian Society and thus initiated the new phase of his life as founder of religious families, consolidator and propagator of the work that from Turin will spread throughout the world with ever growing success. Continue reading “Aldo Giraudo – Wokół “Życia” Dominika Savio napisanego przez księdza Jana Bosko : intencje autora i sposoby interpretacji”

Aldo Giraudo – Il substrato “mistico” della spiritualità attiva di don Bosco

THE „MYSTICAL” SUBSTRATUM (ELEMENT) OF DON BOSCO’S ACTIVE SPIRITUALITY
Summary
Don Bosco has been classified as a modern saint, a model for a new type of priest-educator.
His mission had an entirely social character, because he was a practical man, attentive to the needs of everyday life. Yet, his prodigious activity was coming out of the love of God, burning in him, and it was an effusion of spiritual light that he derived from God’s presence in his soul. That is why, Don Bosco never considered any activity as a threat to spiritual life: when one answers the call of the Lord with a total sacrifice of himself, everyday work becomes a prayer. Continue reading “Aldo Giraudo – Il substrato “mistico” della spiritualità attiva di don Bosco”

Piera Ruffinatto – L’esperienza della filialità mariana e i risvolti educativi nel Sistema preventivo di San Giovanni Bosco

La Prof.ssa Piera Ruffinatto nella sua ricerca, L’esperienza della filialità e i risvolti pedagogici nel Sistema preventivo di San Giovanni Bosco, considera il vissuto singolare di don Bosco collocandolo nel contesto delle sue relazioni familiari e della sua cultura, valorizzando soprattutto le Memorie dell’Oratorio.

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Piero Bairati – Cultura salesiana e società industriale

Il modello culturale salesiano, elaborato in tempi diversi, si è riproposto a più riprese nella storia della società con ampi e riconoscibili effetti. Il rapporto tra cultura salesiana e cultura dell’industrializzazione presenta connotati precisi e anche originali da costituire un capitolo di rilevante interesse nella storia della società industriale italiana. L’autore presenta una serie di considerazioni che illustrano momenti significativi del complesso rapporto tra cultura salesiana e società civile e alcuni storici appuntamenti tra le istituzioni create da don Bosco e la storia dell’industrializzazione. Continue reading “Piero Bairati – Cultura salesiana e società industriale”

Stefano Pivato – Don Bosco e la “cultura popolare”

Don Bosco, come scrittore ma soprattutto come editore, può vantare una serie di “nipotini” certamente più numerosa di quella attribuita a padre Bresciani. Per valutare correttamente il suo apostolato letterario ed editoriale e il suo influsso occorre inserirlo nel suo particolare contesto. L’autore fa una presentazione critica del ruolo del mondo cattolico italiano e dei suoi influssi nel campo economico, politico, culturale ed educativo: i modi di presenza cattolica in Italia nei primi anni dello Stato unitario e la declericalizzazione dei processi educativi. Quindi passa ad illustrare le iniziative di “cultura popolare” nella seconda metà dell’800 promosse dal movimento cattolico: Continue reading “Stefano Pivato – Don Bosco e la “cultura popolare””

Giuseppe Tuninetti – L’immagine di don Bosco nella stampa torinese (e italiana) del suo tempo

L’autore indaga, nella stampa torinese e nazionale (nei primi anni dell’Oratorio e nell’ultimo ventennio della vita del santo), l’immagine di don Bosco e della sua opera veicolata ai lettori. Prima vengono passate in rassegna le testate cattoliche intransigenti e moderate, poi quelle non cattoliche e quelle satiriche e anticlericali. Si dedica attenzione particolare all’eco della morte di don Bosco nella stampa torinese e italiana. Continue reading “Giuseppe Tuninetti – L’immagine di don Bosco nella stampa torinese (e italiana) del suo tempo”

Morand Wirth – Don Bosco and the Salesians

This book satisfies a real need describing as it does the growth of Don Bosco’s work with historical accuracy and in pleasant style.

Going back one hundred and fifty years, the Salesian story is one of continuous growth. There was no need therefore to divide it into different periods. Because Don Bosco’s childhood was the foundation of his achievement, it seems only natural to begin with his birth in 1815 and to conclude with the Salesian General Chapter in 1965. Continue reading “Morand Wirth – Don Bosco and the Salesians”

Cecilia Romero – I sogni di don Bosco. Edizione critica

L’atteggiamento di Don Bosco nei confronti di quei fatti ch’egli stesso chiamò sogni è ancora in buona parte da scandagliare e da scoprire. Negli ultimi anni della vita, in pagine confidenziali indirizzate ai Salesiani, egli raccomandava di «non mai né raccontare né asserire che Don Bosco abbia ottenuto grazie da Dio od abbia in qualsiasi maniera operato miracoli». Il fare leva sull’immagine di un Don Bosco taumaturgico a lui appariva come «un dannoso errore». A chi poteva obiettare ch’era stato proprio lui in tante circostanze a mettere in rilievo fatti straordinari che avevano la sua persona in primo piano, Don Bosco rispondeva: «Sebbene la bontà di Dio sia stata in misura generosa verso di me, tuttavia io non ho mai inteso di conoscere od operare cose soprannaturali». Continue reading “Cecilia Romero – I sogni di don Bosco. Edizione critica”

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