La lettera si inserisce nel clima spirituale successivo al Sinodo sulla vita consacrata, sottolineando l’urgenza di un rinnovamento personale e comunitario alla luce della vocazione salesiana. Attraverso il ritratto vibrante e concreto di suor Morano, la Madre evidenzia la sua figura di consacrata esemplare, radicata in Dio, fedele interprete dello spirito di Don Bosco e Madre Mazzarello, instancabile educatrice e donna di governo, ricca di intuizione, gioia, sacrificio e umanità. Il suo stile educativo incarnava il sistema preventivo come vera spiritualità salesiana, capace di generare relazioni profonde e trasformative. Madre Castagno richiama con forza alla responsabilità educativa delle FMA oggi, interrogando le sorelle sul senso della propria missione: la perseveranza nella fedeltà, il coraggio nella prova, la capacità di intuizione, l’allegria come segno di speranza. Infine, in vista dell’Avvento, l’autrice esorta a riscoprire, sull’esempio della Beata, una santità concreta e solidale, radicata nel quotidiano, quale risposta viva e gioiosa alle attese delle giovani e del mondo. La lettera si chiude con un invito alla comunione spirituale, alla preghiera e alla missione condivisa, facendo della Beata Morano una guida per il presente e il futuro dell’Istituto.
Periodo di riferimento: 1994
M. Castagno, «Il messaggio di santità della Beata Maddalena Morano. Lettera circolare n° 765», in Parole che giungono al cuore con il sapore di Mornese. Circolari di Madre Marinella Castagno (1984-1996), a cura di Ernesta Rosso, Roma, Istituto FMA 2008, 572 – 578.
Istituzione di riferimento:
Istituto Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA)