Francesco Traniello – Don Bosco in the history of popular culture in Italy in «Don Bosco’s place in history»

This essay focuses on Don Bosco’s contribution to spreading a popular culture based on religion through his educational activities. Moreover, the Saint was one of the first to realize the need to find, also taking into account the evolving social structure, new ways and techniques for the educational field and also for that one of religious formation.

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Giorgio Chiosso – “Don Bosco and the Oratory (1841-1855)” in “Don Bosco’s place in history”

This essay traces the birth and development of the Oratory, the first educational enterprise created by Don Bosco in Turin. The main objective of the Oratory was to welcome and take care of young people, especially those “abandoned and at risk”, so that they could save their souls and make them honest citizens.                   

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Guy Avanzini – Don Bosco’s pedagogy in the context of the 19th century in «Don Bosco’s place in history»

The author of the essay noted how in France Don Bosco is not mentioned (except for the French Salesian Desramaut who conducted in-depth studies on the Saint) among the great names of those who made the history of pedagogy. The young people Don Bosco helped were poor and abandoned, misfits. The Preventive System approach that contrasted the repressive system used in those days, undoubtedly revolutionized the field of education.

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Jozef Heriban – Lo stile pastorale salesiano alla luce dell’insegnamento e della prassi apostolica di san Paolo. Quaderni di spiritualità salesiana 7

 

Indice:

  • Lo Spirito salesiano
  • Il Cristo, Buon pastore, modello dello spirito salesiano
  • Paolo, imitatore autentico del Cristo Buon Pastore
  • Principio metodologico ed ermeneutico
  • 2. Il profilo spirituale di Paolo
    •  Una figura poliedrica
    • Le competenti del ritratto spirituale di Paolo
    • L’importanza di paolo nella storia del cristianesimo
  • 3. Il metodo pastorale di Paolo
    • Il metodo fondato sull’annuncio del vangelo
    • La testimonianza di vita
    • Le dimensioni dell’attività pastorale di Paolo
    • La crescita e la maturazione cristiana
  • 4. Lo stile pastorale di Paolo
    • L’esistenza per gli altri
    • La parrhesia
    • L’uomo di preghiera
    • L’attività pastorale in collaborazione
    • L’essere tutto per tutti
    • L’apertura e docilità allo Spirito
    • L’educazione e formazione dei credenti
    • La fede come sorgente della vera gioia
  • 5. Conclusione

Periodo di riferimento: 1986 – 1987

J. Heriban, Lo stile pastorale salesiano alla luce dell’insegnamento e della prassi apostolica di san Paolo, in «Quaderni di spiritualità salesiana 7», Roma, 1992, 21-34.

Istituzione di riferimento:
Università Pontificia Salesiana
Università Pontificia Salesiana

Miguel Rodriguez – “Il discorso del buon pastore. Esposizione biblio-teologica e applicazione salesiana alla luce delle Costituzioni” in “Quaderni di spiritualità salesiana 7”

Il presente elaborato vuole essere una presentazione dei contenuti biblico- pastorali di Gv 10 e della sua proiezione nelle Costituzioni salesiane.

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Silvano Oni – “Salesiani e l’educazione dei giovani durante il periodo del fascismo” in ” Salesiani di Don Bosco in Italia”.

Gli anni che la storiografia italiana, a proposito della propria storia nazionale, denomina come Età fascista, sono anni particolarmente difficili per quanto riguarda la situazione politica, caratterizzata in Italia dal totalitarismo imposto da Mussolini, con tutte le gravi conseguenze che ne sono derivate. Ma si possono, senza dubbio, intendere come particolarmente difficili anche per quel che riguarda il tema che più direttamente desidero affrontare: l’educazione dei giovani. In pochi momenti della sua storia, infatti, la Chiesa è stata sfidata in modo così risoluto sul campo dell’educazione dei giovani come è avvenuto, in questi anni, da parte del regime fascista: con un progetto di uomo nuovo alternativo a quello cristiano, con un’organizzazione per fascia d’età che entrava in diretta concorrenza con le organizzazioni ecclesiali, con una disponibilità di mezzi e strutture che era decisamente superiore a quella di cui il mondo ecclesiale in generale, e salesiano in particolare, potevano disporre, con la pretesa, infine, di riservare l’educazione giovanile alla propria esclusiva competenza. Continue reading “Silvano Oni – “Salesiani e l’educazione dei giovani durante il periodo del fascismo” in ” Salesiani di Don Bosco in Italia”.”

Carlo Nanni – Destinazione educativa, convinzioni pedagogiche e idea di educazione: lettura pedagogica della “Vita”.Domenico Savio raccontato da don Bosco: riflessioni sulla Vita. Atti del Simposio

Leggerò la Vita del giovanetto Savio Domenico scritta da don Bosco in linea con quelli che mi sembrano i modi prevalenti della coscienza pedagogica contemporanea (attenta ai diritti umani, ad interventi che promuovano il diritto di tutti e ciascuno all’apprendimento per tutta la vita in vista di una esistenza e di uno sviluppo umanamente degno; e che opera a livello di educazione formale, non formale e informale, ricercando l’integrazione tra scuola, famiglia, sistema della comunicazione sociale e vita sociale nella sua globalità).

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