Il Colle don Bosco sorge su una collina che s ’incunea tra i comuni di Castelnuovo, Buttigliera e Capriglio. È compreso nella frazione Morialdo, del comune di Castelnuovo, provincia di Asti, diocesi di Torino. È situato a 259 metri sul livello del mare, ed è circondato da boschi di acacie e da vigneti che producono Freisa e Malvasia. Nella borgata dei Becchi si trova la Casetta di don Bosco.
In questo articolo vengono messi a confronto Ferrante Aporti, educatore sociale, e don Bosco. Sono accomunati dalla stessa sensibilità ‘popolare’ per l’educazione e dall’ispirazione umanitaria cristiana. Mentre differiscono l’uno dall’altro per i destinatari e per i metodi usati, ad esempio Aporti si qualifica soprattutto per gli asili infantili, mentre don Bosco è notoriamente considerato il padre e maestro dei giovani.
La realtà giovanile da molto tempo viene considerata ormai come un vettore o indicatore di cambiamento sociale, sia da parte dei garanti dell’ordine costituito, fosse solo per inquietarsi delle loro eventuali spinte innovative fuori dagli schemi consolidati, sia da parte dei progressisti, fosse solo per godere della loro capacità di contestazione.
En effet, s’il fallait résumer en une phrase l’essentiel de la démarche entreprise tout au long de ces pages, je proposerai celle-ci: l’éducation n’est pas un problème, mais un mystère.
Albert Druart parlò de « I Salesiani e il servizio ai giovani in Belgio » dall’anno della loro prima fondazione in questo paese (1891) allo scoppio della prima guerra mondiale (1914).
Rievocando le vicende della propria vita nelle Memorie dell’Oratorio Don Bosco esordiva, ormai cinquantenne, dichiarandone la « lezione » che se ne poteva ricavare: quanto metteva per iscritto poteva servire, secondo lui, a far conoscere come Dio aveva « egli stesso guidato ogni cosa in ogni tempo », e come ciò poteva servire « a superare le difficoltà future, prendendo lezione dal passato ».
The road traveled by John Bosco, as child and teenager, in his quest for an education, proved to be a bumpy one, marked by frequent twists and turns and occasionally stalled by unforeseen roadblocks. But despite occasional disheartening setbacks, John’s high hopes in his pursuit of an education would prevail over disconcerting frustrations.
Per affrontare il tema dell’educazione dell’infanzia nell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice tra il 1872 e il 1922, è necessario collocarsi nell’orizzonte storico-pedagogico di fine Ottocento inizio Novecento.
Chile es un país que ha crecido mucho en varios sentidos. Por un lado pasa ya de los 17,6 millones habitantes. La esperanza de vida al nacer es de 80 años y posee un Ingreso per cápita de U$ 15.230. Al mismo tiempo posee un 100% de inscripción escolar a nivel primario, y sus índices de pobreza han bajado más de 14 puntos porcentuales desde el año 2006 a 2013, cayendo de 29,1 a 14,4% en menos de una década; en el mismo período baja de 8 puntos, de 12,6% a 4,5%, en pobreza extrema.
Si tratta di una biografia ben documentata, costruita in grande parte sulle deposizioni del processo di beatificazione e canonizzazione. In qualità di biografo e vice postulatore della causa di beatificazione di Maria Domenica Mazzarello Ferdinando Maccono ebbe l’opportunità di accostare quasi tutte le fonti relative ad essa. Dal 1910 in poi don Maccono aveva consultato molti parenti, coetanei, ex-allieve del laboratorio e dell’oratorio e quasi tutte le FMA che convissero con MM a Mornese e a Nizza Monferrato, comprese le missionarie delle prime tre spedizioni missionarie. Per la qualità del lavoro e della documentazione riportata, tale biografia può essere qualificata a tutti gli effetti come biografia-fonte per la conoscenza della vita e spiritualità di santa Maria Domenica Mazzarello. Continue reading “Ferdinando Maccono – Santa Maria Domenica Mazzarello. Confondatrice e prima Superiora Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice, vol. 1”→
La vita di don Giovanni Bosco e lo sviluppo del suo stile educativo si collocano inizialmente nel mondo rurale piemontese intessuto di tradizioni cattoliche secolari. I cambiamenti realizzati durante la sua vita e le scelte educative da lui via via operate, come il passaggio fondamentale dagli oratori ai collegi, denotano tuttavia un adattamento allo sviluppo della società liberale e laica dell’Italia durante il processo di unificazione.
Diversi furono, invece, i decenni posteriori del passaggio tra Ottocento e Novecento, caratterizzati da grandi e profondi mutamenti a livello mondiale, i quali suscitavano in molti l’aspettativa di un mondo nuovo proiettato nella direzione di un progresso illimitato sotto la spinta dello scientismo positivistico. Per un verso o per l’altro, il passaggio dei secoli sembrava anticipare a preparare un mondo intrinsecamente diverso dal passato. In questo contesto si trovò ad operare la prima generazione salesiana in un processo di espansione intercontinentale.
Video lezione di sintesi sul contesto e il pensiero pedagogico salesiano della prima generazione
La linea di fondo nel periodo in questione è di essere un altro don Bosco. Don Michele Rua, nella prima lettera da Rettor Maggiore don Rua esplicita il suo programma: “Noi dobbiamo stimarci ben fortunati di essere figli di un tal Padre. Perciò nostra sollecitudine dev’essere di sostenere e a suo tempo sviluppare ognora più le opere da lui iniziate, seguire fedelmente i metodi da lui praticati ed insegnati, e nel nostro modo di parlare e di operare cercare di imitare il modello che il Signore nella sua bontà ci ha in lui somministrato. Questo, o Figli carissimi, sarà il programma che io seguirò nella mia carica; questo pure sia la mira e lo studio di ciascuno dei Salesiani”.
Le risorse del periodo organizzate geograficamente
Bibliografia selezionata:
Albera P. – Gusmano C., Lettere a don Giulio
Barberis durante la loro visita alle case d’America (1900-1903), Introduzione, testo critico e note a cura
di Brenno Casali, LAS, Roma 2000.
Allievo, G., Studi
pedagogici in servigio degli studenti universitari delle scuole normali e degli
istituti educativi, Tipografia subalpina S. Marino, Torino 1893.
Allievo, G., La nuova scuola pedagogica ed i suoi pronunciamenti, Carlo Clausen, Torino 1905.