Personalmente, sono arrivata al XXIII° Colloquio della Famiglia Salesiana convinta della complessità del tema.
Continue reading “Carla Barberi – “Conclusioni” in “Colloqui sulla Vita Salesiana 21””
Personalmente, sono arrivata al XXIII° Colloquio della Famiglia Salesiana convinta della complessità del tema.
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Un’altra area, sempre presente durante i Colloqui, toccò più direttamente aspetti della memoria storica. In questo contesto fu affidata a F. Desramaut la relazione su don Bosco negli ultimi anni della sua vita.
L’ultimo giorno aprì l ’orizzonte verso la dimensione dell’animazione e del governo delle ispettorie che devono affrontare il problema dell’invecchiamento. La comunicazione di A. Jiménez Ortiz elucidò la missione e la presa di coscienza personale e comunitaria del salesiano e della suora in situazione di anzianità.
A differenza di uomini e di istituzioni prevalentemente rivolti ad attività scientifiche, Don Bosco e la Società Salesiana si caratterizzano per uno spiccato orientamento all’azione, alla carità educativa in atto. Si ritrova di certo l’indispensabile riflessione; in certi casi attraverso la ricerca sistematica; in altri attraverso lo studio propriamente scientifico. Ma il primato di attenzione, di impegno e di sviluppo compete all’aspetto pratico e operativo. Continue reading “Pietro Braido – Tra i «documenti» della storia: l’esperienza vissuta”
Le occorrenze de’ tempi in cui viviamo mette ogni individuo quasi in obbligo stretto di procacciarsi una sufficiente cognizione del sistema metrico decimale. Sistema il quale conosciuto di grande utilità e di vantaggio universale fu con legge approvato e verrà posto in vigore negli Stati nostri nel 1850.
Continue reading “Giovanni Bosco – Il sistema metrico decimale ridotto a semplicità”
Para don Bosco el valor absoluto de la persona y su inviolabilidad son elementos centrales de la ética cristina, por eso busca hacer crecer a los jóvenes en sensibilidad social y en la apertura a las necesidades del prójimo. Los distintos miembros de la familia salesiana han asumido este reto con audacia y ardor apostólico a lo largo de la historia.
In the framework of such a short introduction, I would like to recall some basic principles, obvious enough to most specialists.
The first half of my presentation will be historiographical: by tracing the way in which a congregation’s past has been perceived over the course of time, I will point out themes for research that seem of interest to me.
The author of this article wants to explore the phenomenology of Giovanni Bosco’s encounter with his pupils. We would like to explain two explorative issues, that is, a) what are the characteristic features of Giovanni Bosco’s relations with his students and what are the resulting implications; and b) how socially maladjusted youth perceive their educator and how such teacher-student relations fit into the category of the master-apprentice dialogue?
Riccardo Tonelli presentò dei « suggerimenti per una pedagogia e pastorale salesiana al servizio dei giovani d’oggi ». Mostrò che la fedeltà a Don Bosco implica, come « criterio ermeneutico », di partire dai giovani in situazione.
Educating is not an activity you do alongside other activities. It is intertwined in the daily interaction with each other. Presence plays a crucial role in this. That you are there and how you are there as an educator, makes or breaks the whole upbringing event.
Continue reading “Colette Schaumont – Presence in ordinary life”
Contents:
The Central Salesian Archive contains numerous eyewitness reports of Don Bosco’s words and deeds, particularly in the form of chronicles and memoirs. I drew heavily on these documents for previous articles which saw the light of day in the pages of this Journal. I shall do the same for the present article.
In questa lettera, il Rettor Maggiore Paolo Albera scrive a riguardo dello spirito di pietà, del Sistema Preventivo, della perseveranza finale, della santificazione quotidiana e dell’agitazione.
Da anni sono incominciati gli studi sulla figura di don Bosco secondo le esigenze della scienza storica. Essi forniscono una miglior conoscenza della persona e dell’eredità pedagogica dell’educatore di Torino. Un anello indispensabile nella catena dell’impresa storico-critica è senz’altro lo studio delle fonti originarie.
Sono 263 le lettere di don Michele Rua, conservate nell’ASC, che trattano dell’antica ispettoria di Lasagna: Uruguay, Paraguay e Brasile. Tali lettere si dividono, praticamente, in due periodi dei quali il primo — dal 1880, sino agli inizi del presente secolo — è chiaramente dominato dalla figura del vescovo di Tripoli. Nel secondo hanno il primo posto i problemi propri delle singole parti in cui si divise quella ispettoria, — cioè Uruguay, Paraguay, Brasile e Mato Grosso. Continue reading “Antonio Ferreira da Silva – La missione salesiana tra gli indigeni del Mato Grosso nelle lettere di don Michele Rua (1892-1909)”
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