Francis Desramaut – “I. La jeunesse (1815-1844)” in “Cahiers Salésiens. Etudes préalables à une biographie de Saint Jean Bosco”

Ce volume fait partie d’une collection de texts, écrites en français, qui racontent la vie de Don Bosco. Il couvre un arc temporel qui embrasse la naissance du Saint jusqu’à 1844. Les prèmiers années de vie de Jean Bosco sont marquées par la mort de son père, son éducation, dont s’en occupe sa mère, et plus tard celle-ci scolaire. Il ne faut pas oublier l’influence du contexte historique en Italie dans cette pèriode là: la Restauration. En grandissant, Don Bosco décide d’entrer au séminaire et se prépare grâce à l’aide de deux prêtres: Giuseppe Cafasso et le curé de Castelnuovo, Antonio Cinzano. En 1841 Don Bosco s’installe dans le Convitto de Turin et il observe que dans cette ville il y a beaucoup de pauvreté. 

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Barbara Passeri – “CIOFS E CIOFS-FP: una presenza “civilista” per le opere educativo-pastorali delle FMA in Italia” in “Rassegna CNOS. Speciale Don Bosco e la formazione professionale. Problemi, esperienze, prospettive per la formazione professionale”

L’Ente CIOFS “fa parte a tutti gli effetti dell’Istituto delle FMA” (Statuto, art.2), poiché i suoi fini istituzionali coincidono con quelli contenuti nelle Costituzioni dell’Istituto stesso.

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Piera Ruffinatto – La prima sintesi ufficiale della tradizione educativa dell’Istituto delle FMA: il manuale del 1908

Il Manuale del 1908 fu elaborato all’interno dell’Istituto Figlie di Maria Ausiliatrice attraverso un impegnativo iter redazionale, con lo scopo di raccogliere il patrimonio spirituale e pedagogico di don Bosco e mantenerlo vivo soprattutto dopo la separazione giuridica dell’Istituto delle FMA dalla Congregazione Salesiana avvenuta nel 1906. Il Manuale è articolato in tre grandi parti: la prima contiene gli Ammaestramenti ed esortazioni del Venerabile Fondatore e Padre che comparivano già nelle Costituzioni del 1885 con l’aggiunta di due Lettere di don Bosco alle FMA; la seconda parte, esplicitamente normativa, tratta della Vita religiosa dell’Istituto, mentre, la terza, dal titolo Regolamenti vari, contiene il Regolamento per le ispettorie, per i noviziati e per le case di educazione, quest’ultimo preceduto dall’opuscolo di don Bosco pubblicato nel 1877. Continue reading “Piera Ruffinatto – La prima sintesi ufficiale della tradizione educativa dell’Istituto delle FMA: il manuale del 1908”

Giovanni Bosco – Regolamento dell’Oratorio di S. Francesco di Sales per gli esterni

Negli anni dal 1853 al 1862, Valdocco si trasforma da Oratorio festivo – una istituzione aperta – in un’opera complessa: ospizio-internato, collegio-convitto, laboratori artigianali, scuole interne e centro editoriale, tra le sezioni più importanti. Tale trasformazione porta con sé un sensibile rafforzamento e consolidamento delle istanze preventive e disciplinari. Il “nuovo volto del sistema educativo” si accentua ancora nei decenni seguenti con il progressivo sviluppo dell’Oratorio – ormai casa centrale di una nuova Congregazione religiosa –, e specialmente con l’allargamento dell’esperienza collegiale. Quel “nuovo volto” – dai tratti preventivi e disciplinari più marcati – viene definito in modo privilegiato nel fascicolo sul Sistema preventivo del 1877, nel Regolamento dell’Oratorio di S. Francesco di Sales per gli esterni e nel Regolamento per le case della Società di S. Francesco di Sales, pubblicati nella stessa data:1877. Continue reading “Giovanni Bosco – Regolamento dell’Oratorio di S. Francesco di Sales per gli esterni”

Giovanni Bosco – Buone notti ai giovani di Valdocco

Fra le pratiche più originali attuate nella prassi educativa di Valdocco, e conservate nella successiva tradizione salesiana, sono da mettere in risalto le “Buone notti”: brevi “parlate” o “discorsetti” tenuti dopo le preghiere della sera. Don Bosco si rivolge agli alunni in presenza dei loro educatori (superiori della casa, maestri, assistenti), familiarmente, con linguaggio semplice e attraente. Continue reading “Giovanni Bosco – Buone notti ai giovani di Valdocco”

Clelia Genghini – Un anno di assistenza sotto la guida di Madre Assistente Suor Emilia Mosca. Nizza Monferrato. Anno scolastico 1892-93

Il libretto raccoglie una serie di orientamenti pedagogici ed appunti di conferenze tenute da madre Emilia Mosca, la “seconda assistente” dell’Istituto delle FMA, alle prime maestre che si formarono  a Nizza Monferrato.  La raccolta di orientamenti non è altro che il diario di Madre Clelia, assistente delle educande a Nizza, nell’anno scolastico 1892-93, sotto la guida di Madre Emilia Mosca.

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Józef Struś – Il « metodo » del direttore spirituale nell’insegnamento e nella pratica di Francesco di Sales

In questo articolo si vuole studiare « la tattica » che il Vescovo di Ginevra poneva in atto per rendere la sua azione pastorale efficiente. La singolarità dell’insegnamento e dell’atteggiamento con cui Francesco di Sales ha marcato la direzione spirituale che impartiva, mette in risalto l’importanza della conoscenza dell’uomo.

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Rik Biesmans – Il rapporto educativo esemplarmente vissuto e prescritto da don Bosco

Gli organizzatori del colloquio mi hanno pregato di presentare i risultati di una mia ricerca sulle caratteristiche essenziali che il rapporto educativo con i giovani dovrebbe avere secondo don Bosco. Per questa ricerca ho sfruttato soprattutto un testo che nella tradizione salesiana è noto come: “Lettera di don Bosco Roma 14 maggio 1884.“

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Eugenio Ceria – L’ambiente educativo dell’Oratorio nel tempo del Savio

Gran data per l’Oratorio il 29 ottobre 1854: l’ingresso di Domenico Savio. Don Bonetti una ventina d’anni dopo la morte di lui, dedicandogli un capo intero ne’ suoi Cinque lustri di storia dell’Oratorio di S. Francesco di Sales, giudicava così singolare ed anche straordinaria la dimora da lui fattavi da doverlasi considerare come un avvenimento; giungeva anzi a dire che quasi a premio di quanto l’Oratorio aveva operato nel tempo del recente colera, il Signore gli aveva mandato un tale allievo, destinato a riuscire suo lustro e sua gloria.

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Giovanni Bosco – Summary of goodnights to the boys at Valdocco (1864-1877)

Amongst the more original practices put in place as part of the educational praxis at Valdocco, and maintained in the Salesian tradition that then followed from it, we would have to highlight the “Goodnights”: brief “talks” or “short speeches” after night prayers. Don Bosco addressed the pupils in the presence of their educators (superiors of the house, teachers assistants), in a familiar way using simple and attractive language.

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Grazia Loparco – “L’apporto educativo delle Figlie di Maria Ausiliatrice negli educandati tra ideali e realizzazioni (1878-1922)”, in “L’educazione salesiana dal 1880 al 1922. Istanze ed attuazioni in diversi contesti Volume I”

Tra ‘800 e ‘900 molte ragazze crebbero in un collegio. Rispetto agli antichi educandati monastici e alle nuove «case di educazione» laiche, più rare e costose, tra le religiose maturò una democratizzazione dell’utenza insieme a un graduale cambio di impostazione educativa.

La diffusione degli internati fu favorita dalla richiesta crescente di istruzione ed educazione, dalla scarsità delle scuole pubbliche e dalla diffidenza verso la mobilità delle allieve.

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