L’articolo esplora l’evoluzione della relazione tra obbedienza religiosa e vita comunitaria, analizzando le trasformazioni storiche e concettuali nel contesto della vocazione religiosa.
L’articolo esplora l’evoluzione della relazione tra obbedienza religiosa e vita comunitaria, analizzando le trasformazioni storiche e concettuali nel contesto della vocazione religiosa.
Questo saggio si inserisce nel contesto degli sforzi della congregazione salesiana per affrontare la dimensione ecclesiale delle comunità locali.
Questo estratto affronta la necessità per la congregazione salesiana di riscoprire e aggiornare la sua missione, bilanciando il rispetto per il passato di Cristo evangelico e di Don Bosco con l’impegno nella Chiesa e nel mondo attuale.
Questo articolo esamina il fondamentale aspetto della “vita di preghiera del salesiano” all’interno di una congregazione religiosa di vita attiva, considerando le sfide e le prospettive teologiche legate a questo importante elemento della loro vocazione.
Nella presente riflessione vorrei analizzare il rapporto tra il principio della religione e la metodologia educativa salesiana. Come modello di riferimento prenderò due filoni diversi di mentalità preventiva che si collocano in periodi storici diversi sintonizzati con gli sviluppi dell’educazione salesiana.
Viviamo un momento storico che viene qualificato, e a ragione, come profondo cambio epocale. Un cambiamento che si esprime e si percepisce in una grande molteplicità di aspetti e di ambiti. Uno di questi, di grande importanza, è quello che potremmo chiamare di vera labilità polisemica dei concetti e dei termini che usiamo.
L’attuale celebrazione dell’anno eucaristico (ottobre 2004 – ottobre 2005)1 mi ha suggerito di presentare uno studio di carattere teologico-spirituale-pastorale sull’Eucaristia, tenendo conto di vari documenti, ad essa relativi, della ricca tradizione dei SDB.
Il settimo colloquio internazionale sulla vita salesiana, presieduto questa volta da Don Raffaello Farina, si è svolto a Jünkerath, presso Colonia, in Germania, dal 24 al 28 agosto 1975. Il tema scelto riguardava l’ « impegno per la giustizia e la Famiglia salesiana », questione non certo familiare per un corpo nato nel secolo XIX in un contesto gerarchizzato, dove la civilizzazione dei bianchi e dell’occidente dominava sovrana, dove la sicurezza sociale non era che un’utopia e dove l’uguaglianza dell’uomo e della donna era ignorata tanto nella famiglia che nello Stato.
El artículo se aproxima al tema de la pedagogía salesiana de la elección y de la vocación desde tres niveles.
The “Salesians of Don Bosco” (SDB) are the largest Catholic religious order with a primary focus on youth ministry and education. If we observe its action in synergy with the whole Salesian Family, uniting more than 30 congregations, institutes, associations and movements, we can state that the Salesian Youth Ministry influences millions of young people worldwide through schools, youth centres, parishes, missionary centres, informal activities, volunteering, and animation.
This article approaches the theme of Salesian pedagogy of life choice and vocation on three levels of argumentation.
Il Progetto Educativo-Pastorale Salesiano (PEPS) è stato uno dei temi centrali del ripensamento postconciliare della missione salesiana. L’importanza del progettare riflette un cambio complesso di accentuazioni, avvenuto negli anni del dopo Concilio, da un’educazione fedele ai modelli del passato e spesso ripetitiva verso un’impostazione critica della pedagogia che guarda al futuro.
Partendo dalla distinzione di Giovanni Bosco, l’articolo analizzerà due filoni di metodologie preventive: uno più repressivo e l’altro più promozionale. Le due metodologie saranno collegate con le rispettive antropologie sottostanti che si rapportano con il principio religioso in modalità diverse.
The Rector Major is composing this letter on the Solemnity of the Immaculate Conception, a significant precursor to the birth of Christ at Christmas. This day holds special significance for the Salesian Family, as it prompts gratitude for their origins while also inspiring them to embrace future opportunities with courage and enthusiasm. Continue reading “Egidio Viganò – “Letter of the Rector Major” in “Acts of the General Council of the salesian society of St John Bosco””
The Rector Major writes from the Extraordinary Synod of Bishops, expressing thoughts for the benefit of the Salesian Family and young people. The Synod has discerned numerous rich facets of life, lines of action, and hopes for the future, which he feels compelled to share for the sake of common sanctification and apostolate. Continue reading “Egidio Viganò – “Letter of the Rector Major” in “Acts of the General Council of the salesian society of St John Bosco””
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