Eugenio Valentini – Don Giovanni Pagella, il più grande musico salesiano. Bio-bibliografia (II)

Eravamo già a buon punto della stesura della Bibliografia (in ordine cronologico di stampa) quando, nelle nostre ricerche a Torino ci venne dato d’imbatterci provvidenzialmente nel quaderno autografo (che si credeva perduto) di don Pagella sulle sue composizioni, che noi ora pubblichiamo integralmente.

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Peter Gonsalves – Don Bosco’s “Expressive System”. An alternative perspective for a communication age

Don Bosco called his pedagogical experience the “preventive system” in his effort to identify his educational method, to show that it was in keeping with his times, and to disassociate it from the “repressive system” which he abhorred.

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Cosimo Semeraro – La Festa nell’esperienza giovanile del mondo salesiano

La realtà giovanile da molto tempo viene considerata ormai come un vettore o indicatore di cambiamento sociale, sia da parte dei garanti dell’ordine costituito, fosse solo per inquietarsi delle loro eventuali spinte innovative fuori dagli schemi consolidati, sia da parte dei progressisti, fosse solo per godere della loro capacita di contestazione.

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Pietro Ricaldone – Don Bosco Educatore. Volume II

Nel primo volume di Don Bosco Educatore abbiamo preso in considerazione le idee di Don Bosco sulla educazione ed esaminato, alla luce dei suoi scritti, delle sue parole e dei suoi esempi, il sistema di cui egli si valse. Ci proponiamo di vedere, in questo secondo volume, le realizzazioni pratiche dell’opera pedagogica del nostro Padre.

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Rik Biesmans – Aesthetics in Don Bosco’s educational system

The word “Aesthetics” sounds somewhat abstract in English, but it represents a theme that has been explored in European formation and educational circles. Fr. Biesmans uses the term to include education in music, drama and fine arts, as well as physical education through recreation, gymnastics and sport.

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Giuseppe Buccellato – A experiência da direção espiritual vivida por Dom Bosco nos anos do Colégio Eclesiástico de Turim (1841-1844)

O aprofundamento da experiência espiritual e educativa de Dom Bosco deu grande oportunidade para focalizar o tema do acompanhamento tão urgente atualmente. A reflexão teve três momentos de interesse. O primeiro (Giuseppe Buccellato) deteve-se na experiência de direção espiritual vivida por Dom Bosco nos anos do Colégio Eclesiástico de Turim. Continue reading “Giuseppe Buccellato – A experiência da direção espiritual vivida por Dom Bosco nos anos do Colégio Eclesiástico de Turim (1841-1844)”

Michele Rua – Lo spirito di D. Bosco – Vocazioni.

Lo zelo fa concepire a D. Bosco il desiderio di fornire ad ogni parrocchia abili cantori. Egli gusta ed ama ardentemente la musica, eppure ha una predilezione pel canto gregoriano. Mi è dolce ricordare i loro sforzi, coronati da splendidi risultati, per insegnare colla musica sacra il canto prettamente ecclesiastico, sia in Italia come in Francia. Don Michele Rua si compiace nel pensiero che i Salesiani furono considerati da vari Vescovi e ragguardevoli personaggi quali strumenti per rialzare il decoro delle sacre funzioni, e furono sempre chiamati a cantare nelle più grandi solennità. Lo zelo dei maestri in varie case si comunicò agli alunni, che presero a coltivare il canto gregoriano con non minor gusto ed impegno che la musica. Si ebbero quindi esecuzioni di canto ecclesiastico nelle grandi funzioni, che poterono star a petto della più bella musica. Continue reading “Michele Rua – Lo spirito di D. Bosco – Vocazioni.”

Riolando Azzi – “A educação salesiana na emergência da burguesia brasileira”, in “L’educazione salesiana dal 1880 al 1922. Istanze ed attuazioni in diversi contesti. Volume II. Relazioni Regionali: America”

Durante i primi quattro decenni della loro presenza in Brasile, i religiosi salesiani hanno fondato vari tipi di opere, dove hanno potuto svolgere il loro progetto educativo: gli oratori festivi, le scuole professionali e agricole e, soprattutto, i collegi, con le loro varie divisioni: collegio, semi-internato e internato.

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Thelían Argeo Corona Cortés – “La educación salesiana en Bolivia, La Paz y Sucre, 1896-1922. Análisis histórico de las instancias y acciones educativas”, in “L’educazione salesiana dal 1880 al 1922. Istanze ed attuazioni in diversi contesti. Volume II. Relazioni Regionali: America”

Lo scopo del nostro studio consiste nell’evidenziare i risultati dell’educazione salesiana.

Che cosa significava l’educazione salesiana per lo sviluppo che la Bolivia ha vissuto negli
anni dell’arrivo dei salesiani? Ci sono elementi che ci consentono di valutare e dimostrare le azioni originali? Ci sono contributi rappresentativi? Chi ha raggiunto l’educazione salesiana
e come si è irradiata nell’ambiente sociale?

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Pietro Ricaldone – Il Canto Gregoriano – La musica sacra e ricreativa

Il Santo considerava e coltivava la Musica come strumento di bene e intendeva che i suoi giovanetti, dedicandosi a essa, incominciassero quasi a desiderare e pregustare quelle armonie che poi sarebbero andati a godere in Paradiso. Mentre infatti Don Bosco « intendeva che il canto e la musica — parte integrante delle sue scuole — contribuissero all’educazione religiosa e morale dei giovani, dall’altra parte voleva che, mediante la musica e il canto, i fedeli trovassero in chiesa le attrattive di cui tante belle cose ci lasciarono scritte gli antichi e segnatamente S. Agostino.

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Marcel Verhulst – “L’éducation des salésiens au Congo Belge de 1912 à 1925. 13 ans de recherche et d’expérimentation”, in “L’educazione salesiana dal 1880 al 1922. Istanze ed attuazioni in diversi contesti Volume I”

Lo scopo del nostro contributo è quello di analizzare gli elementi specifici della pedagogia salesiana applicata nel Congo belga, ora Zaire, poi nella Repubblica Democratica del Congo (RDC), nel momento in cui l’opera salesiana è iniziata in questo grande paese situato nel cuore dell’Africa nera.

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Jesús Borrego – “Las escuelas populares salesianas en España. Realizaciones en la Inspectoría Bética, 1881-1922. [Utrera, Sevilla-Trinidad, Málaga, Carmona, Córdoba, Ronda-Sta Teresa]”, in “L’educazione salesiana dal 1880 al 1922. Istanze ed attuazioni in diversi contesti Volume I”

Il lavoro della Spagna salesiana durante questo periodo (1881-1922) ha privilegiato il servizio alla classe povera e popolare nell’istruzione elementare.

Nella provincia di Bética, sulle tre opere di istruzione secondaria (Utrera, Córdoba, Ronda-Sdo Corazón) e le tre scuole professionali (Sevilla-Trinidad, Málaga, Cadice), predominano quelle dell’istruzione elementare, installate in ambienti popolari (Écija, Carmona, Siviglia-San Benito de Calatrava, Montilla, Ronda-Sta Teresa, San José del Valle, Alcalá de Guadaíra, Arcos de la Frontera).

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Ramón Alberdi – “Los centros salesianos de cultura popular. España: Realizaciones en la Ispectoría Tarraconense, 1890-1922”, in “L’educazione salesiana dal 1880 al 1922. Istanze ed attuazioni in diversi contesti Volume I”

Quando, nel 1901, Don Felipe Rinaldi – ispettore dal 1892 delle case di Spagna e Portogallo, con sede a Barcellona – lasciò la Penisola per unirsi al Consiglio Generale della Congregazione (Torino), la Spagna salesiana fu divisa in tre viceprovince o province, che ottenne l’approvazione canonica l’anno successivo con un decreto della Congregazione romana dei vescovi e dei regolari (20 gennaio 1902).

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