In questa lettera, il Rettor Maggiore Paolo Albera si concentra sull’importanza della pietà come fondamento della vita religiosa e della missione educativa.
In questa lettera, il Rettor Maggiore Paolo Albera si concentra sull’importanza della pietà come fondamento della vita religiosa e della missione educativa.
Il mese della festa del Beato Don Bosco suggerisce di intrattenere tutti proprio nell’intimità del cuore che sente sempre più vivo il bisogno di comunicare qualcosa di quanto don Rinaldi ha veduto ed udito da Lui e di Lui, e che adesso si ha la fortuna di avere non solo Padre e Maestro desideratissimo, ma Patrono potente in cielo.
Continue reading “Filippo Rinaldi – “Lettera del Rettor Maggiore” in “Atti del Capitolo Superiore””
Desde el servicio que estoy prestando, desde hace dos años y medio, como coordinador Nacional de las Plataformas Sociales Salesianas, se me pide hacer en un primer momento una presentación breve de lo que se está haciendo desde la coordinadora. La nuestra es una entidad que coordina el trabajo que las Hijas de María Auxiliadora y los Salesianos de España realizamos con destinatarios en riesgo de exclusión y su entorno familiar y social a través de proyectos específicos.
Il nome di Don Bosco risuona come la pubblicità di un brand di successo nelle nostre vite, specialmente nel 2015 in cui celebriamo il suo bicentenario. Come fondatore della Congregazione Salesiana, è all’origine di ciò che possiamo definire la “Galassia salesiana”. Continue reading “Giovanni D’Andrea – “L’ispirazione educativa della Federazione SCS-CNOS” in “Con Don Bosco educatori dei giovani del nostro tempo””
Una tipologia di professionalità può essere delineata tenendo conto dell’eccellenza in una pratica sociale ritenuta significativa, o indispensabile, nei vari contesti sociali, culturali e lavorativi. Continue reading “Michele Pellerey – “La professionalità educativa e la competenza pedagogica. Attenzioni irrinunciabili dell’offerta formativa della famiglia salesiana oggi” in “Con Don Bosco educatori dei giovani del nostro tempo””
Il testo fornisce una sintesi delle principali tematiche trattate riguardo alla condizione post-moderna, evidenziando i concetti chiave come la crisi di senso, l’indifferenza, il nichilismo e i cambiamenti nel panorama religioso e sociale.
Continue reading “Renato Mion – “Indifferenza religiosa dei giovani nella cultura del post-moderno. Un approccio socio-culturale” in “I giovani fra indifferenza e nuova religiosità. Situazione e orientamenti””
Il presente studio tratta della diminuzione della pratica religiosa e dell’indifferenza verso il messaggio cristiano, in particolare tra i giovani in Europa.
Continue reading “Cosimo Semeraro,Jacques Schepens – “Studio introduttivo” in “I giovani fra indifferenza e nuova religiosità. Situazione e orientamenti””
L’autore analizza il manuale religioso “Il giovane provveduto” scritto da San Giovanni Bosco e pubblicato nel XIX secolo nel Piemonte.
Si riassume il contesto storico e religioso in cui Santa Maria Domenica Mazzarello è nata a Mornese nel 1837.
Questo estratto tratta della pratica degli “esercizi spirituali” nel contesto della Chiesa cattolica, concentrandosi sulla loro diffusione e pratica nel Piemonte del XIX secolo.
Questo articolo esamina il termine “salesiano” e la sua evoluzione di significato in due contesti distinti: quello di Don Bosco e quello di san Francesco di Sales.
Nella visione del cocchio divino, Ezechiele descrive quattro esseri animati, i quali, curiosamente, «sotto le ali, ai quattro lati, avevano mani d’uomo» (Ez 1,8). Continue reading “Morand Wirth – «Ogni vocazione ha le sue virtù particolari». L’esercizio delle virtù alla scuola di san Francesco di Sales”
In questo articolo l’autore si interessa di comprendere come Don Bosco si sia accostato spiritualmente all’Eucarestia. Dai sui scritti emergono interessanti delucidazioni, Don Bosco viene descritto come portatore della pietà cattolica del suo tempo, incarnando i valori cristiani e teologici dell’epoca che hanno dato sostegno al suo vissuto interiore fatto di tensioni emotive e una spiccata sensibilità romantica, la quale trova la sua concretizzazione nella vita pratica.
Giovanni Cassiano è certamente un ascendente spirituale di prima grandezza nella storia della spiritualità monastica occidentale. I suoi insegnamenti, apprezzati tantissimo anche in Oriente – basti pensare allo spazio che gli viene dato nella tradizione fìlocalica – sono all’origine di tutto ciò che ancora oggi viene offerto ai monaci novizi nei primi mesi della loro formazione iniziale. Per questo motivo, parlando di caratteristiche monastiche del cammino spirituale, mi è sembrato opportuno riferirmi proprio a Cassiano. Dal momento poi che ogni cammino monastico non può prescindere dal collegamento fra ascesi propriamente detta e pratica della Lectio divina, ho scelto di commentare in questa occasione una conferenza, la XTV, di Giovanni Cassiano perché può essere considerata ima sorta di lex fundamentalis dell’intera struttura spirituale monastica. In realtà in questa conferenza cassianea abbiamo una delle sintesi più felici del cammino ascetico monastico cristiano.
CAGLIERO, Giovanni. – Nacque a Castelnuovo d’Asti l’i i genn. 1838 da Pietro e Teresa Musso. Rimasto presto orfano di padre, il 3 nov. 1851 venne accolto da don Giovanni Bosco a Torino nel nascente oratorio salesiano. Finì per legarsi indissolubilmente al suo educatore, divenendone uno dei più versatili e abili collaboratori.
Periodo di riferimento: 1838 – 1909
P. Stella, «Cagliero, Giovanni», in «Treccani.it » (2014),1-3.
Istituzione di riferimento:
Centro Studi Don Bosco
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