Negli anni 1923-24 c’è stato il tentativo di realizzare la fusione o la federazione tra l’Ospizio salesiano del S. Cuore al Castro Pretorio e l’Orfanotrofio comunale di S. Maria degli Angeli alle Terme di Diocleziano.
Negli anni 1923-24 c’è stato il tentativo di realizzare la fusione o la federazione tra l’Ospizio salesiano del S. Cuore al Castro Pretorio e l’Orfanotrofio comunale di S. Maria degli Angeli alle Terme di Diocleziano.
Viene documentata la storia dell’opera salesiana di Civitavecchia dalla fondazione (1928) fino al secondo dopoguerra (1948). La ricerca è basata sulle fonti trovate negli archivi ecclesiastici di Civitavecchia e di Roma e sulla Cronaca della casa di Civitavecchia, quando è stata redatta.
Viene pubblicata una raccolta antologica del testo di don Giulio Barberis, “Appunti di pedagogia sacra” o “Appunti di pedagogia salesiana“. Sono prese in considerazione le varianti suggerite da Barberis nell’esemplare del 1903, cercando sicuramente di esprimere più adeguatamente il contenuto del testo messo nelle mani dei giovani ascritti salesiani. Le aggiunte e correzioni di maggior rilievo sono state tenute pure presenti nell’apparato critico delle varianti di questa edizione.
Il 15 settembre 1861 don Bosco tenne il discorso inaugurale in occasione della dedicazione della chiesa di Santa Maria Maggiore di Vercelli, dopo i restauri dell’edificio.
La scuola dell’infanzia delle Figlie di Maria Ausiliatrice, una scuola salesiana al femminile, viene presentata nei metodi e nei contenuti dell’insegnamento, limitandosi all’Italia, dalle origini (1876) fino al 1914, quando il governo italiano ha imposto propri programmi a queste scuole.
Il primo regolamento dell’Oratorio di Valdocco è stato scritto interamente di propria mano da don Bosco nel 1854. I due manoscritti, che lo contengono, documentano la sua modalità di esposizione della visione dell’Oratorio.
Il contributo presenta due gravi problemi che don Bosco dovette affrontare nel corso del biennio 1880-1881.
Giovan Battista Tamietti (1848-1920) è stato uno dei salesiani della “prima generazione”. Ricevette da don Bosco un incarico di prestigio: la direzione della collana “Latini Christiani Scriptores in usum scholarum”.
L’esperienza di don Giulio Barberis, primo maestro dei novizi della Congregazione salesiana, risulta paradigmatica perché maturata sotto la guida diretta di don Bosco.
Nel maggio 1868 don Bosco fu invitato dal vescovo di Alba, l’amico Eugenio Galletti, a tenere il panegirico di san Filippo Neri al clero della sua diocesi. Egli compose con molta cura il discorso, concentrando l’attenzione sullo zelo apostolico e sul metodo pastorale di Filippo.
I profili e i cenni biografici delle Figlie di Maria Ausiliatrice costituiscono una fonte significativa per la costruzione di un’immagine religiosa attraverso le categorie dell’edificazione. Esse rappresentavano sobri elementi biografici rispetto alle più dettagliate connotazioni spirituali e alla descrizione riguardante il tempo della malattia e il momento della morte.
L’edizione critica dell’epistolario di don Bosco è giunta al sesto volume, che comprende 422 lettere del biennio 1878-1879, delle quali oltre cento non comprese nell’epistolario precedente di Eugenio Ceria.
El objetivo de este artículo es presentar el vínculo que los miembros de la comunidad italiana mantuvieron con el catolicismo en una localidad del este pampeano: Eduardo Castex. La construcción de una sociedad católica pampeana era el proyecto que los misioneros ambicionaban realizar con su presencia.
Il presente contributo si propone di mettere a disposizione degli studiosi e specialmente dei membri della Famiglia Salesiana, il testo critico di un documento inedito dovuto alla mano di don Michele Rua, primo successore di don Bosco.
As Spiritual Director General between 1892 and 1910, Fr Paolo Albera had to guide the initial and ongoing formation of the Salesians. He also did this by preaching retreats and spiritual exercises.
Proudly powered by WordPress | Theme: Baskerville 2 by Anders Noren.