Nella lettera circolare del 24 giugno 1996, Madre Marinella Castagno, Superiora Generale dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, riflette sul significato ecclesiale della vocazione religiosa, in vista del Capitolo Generale XX. Partendo dal ricordo della festa di Maria Ausiliatrice a Torino e dall’evento storico della prima professione religiosa di due FMA in Myanmar, Madre Marinella evidenzia la forza del carisma salesiano come fermento di comunione missionaria nella Chiesa. La lettera analizza le risposte alla domanda n. 8 del Questionario precapitolare, rilevando luci e difficoltà nel vivere appieno la dimensione ecclesiale della missione educativa dell’Istituto. Tra i punti chiave: la necessità di maggiore inserimento nella pastorale diocesana, la consapevolezza dell’educazione come apporto originale alla Chiesa e l’urgenza di coinvolgere giovani e laici nella vita ecclesiale. Richiamando l’Esortazione Vita consecrata, l’autrice ribadisce l’importanza di una fedeltà convinta alla Chiesa e al suo Magistero, sostenuta dallo spirito di comunione e dalla presenza viva di Maria Ausiliatrice. L’intera lettera si configura come un invito a riscoprire e rilanciare il carisma educativo salesiano come via di evangelizzazione, specialmente verso i giovani più poveri, e come contributo concreto alla costruzione della comunione ecclesiale.
Periodo di riferimento: 1996
M. Castagno, «Le esigenze della comunione ecclesiale. Lettera circolare n° 783», in Parole che giungono al cuore con il sapore di Mornese. Circolari di Madre Marinella Castagno (1984-1996), a cura di Ernesta Rosso, Roma, Istituto FMA 2008, 680 – 683.
Istituzione di riferimento:
Istituto Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA)