Caterina Daghero – Lettera Circolare del 24 febbraio 1915

La Madre ricorda che il tempo di Quaresima è tempo di penitenza e che la maggior parte delle Figlie di Maria Ausiliatrice non potendo, come sarebbe loro vivo desiderio o per la sanità o per le occupazioni, adempiere il precetto del digiuno vi possono supplire efficacemente mortificando la propria volontà, per es: rimettendosi di buon grado al parere altrui, reprimendo l’impazienza, tacendo nelle occasioni in cui verrebbe a proposito una parola di scusa, di lamento, ecc. Continue reading “Caterina Daghero – Lettera Circolare del 24 febbraio 1915”

Giselda Capetti – Cronistoria. L’eredità di madre Mazzarello passa nelle mani di madre Daghero (1881-1884), 4

La Cronistoria è una fonte di carattere narrativo che riguarda la storia dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice e i fondatori: don Bosco e madre Mazzarello. Pur non avendo la pretesa di essere uno studio storico-critico essa è una compilazione di documenti globalmente attendibile, che interpreta gli eventi con una chiave di lettura di fede, tipica della memorialistica salesiana risalente a don Bosco e alle prime generazioni. Continue reading “Giselda Capetti – Cronistoria. L’eredità di madre Mazzarello passa nelle mani di madre Daghero (1881-1884), 4”

Giselda Capetti – Cronistoria. Ultimi anni sotto lo sguardo del Fondatore (1885-1888), 5

La Cronistoria è una fonte di carattere narrativo che riguarda la storia dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice e i fondatori: don Bosco e madre Mazzarello. Pur non avendo la pretesa di essere uno studio storico-critico essa è una compilazione di documenti globalmente attendibile, che interpreta gli eventi con una chiave di lettura di fede, tipica della memorialistica salesiana risalente a don Bosco e alle prime generazioni. Continue reading “Giselda Capetti – Cronistoria. Ultimi anni sotto lo sguardo del Fondatore (1885-1888), 5”

Maria Pia Bianco – Il cammino dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice nei solchi della storia (1923-1943)

Il volume è la continuità della narrazione del Cammino dell’Istituto nel corso di un secolo di Giselda Capetti.

Questo volume curato da sr. Maria Pia Bianco ricostruisce la storia dell’Istituto delle FMA che va dal 1923 al 1943. Un ventennio di storia intessuto di croce e di luce, di persecuzione e di santità, di ardente operosità apostolica e di offerta generosa consumata nel silenzio. Continue reading “Maria Pia Bianco – Il cammino dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice nei solchi della storia (1923-1943)”

Maria Maul – “Don Rua: sempre “Fratello e Padre” per la “Ottima Suor Catterina””, in “Don Michele Rua nella storia (1837-1910)”

Lo scopo del mio contributo è quello di evidenziare la relazione di don Rua con madre Caterina Daghero a partire dalla corrispondenza epistolare. Nell’introduzione alla pubblicazione delle lettere di don Rua alle Figlie di Maria Ausiliatrice è stato messo in luce il loro rapporto di mutua stima e fiducia. Continue reading “Maria Maul – “Don Rua: sempre “Fratello e Padre” per la “Ottima Suor Catterina””, in “Don Michele Rua nella storia (1837-1910)””

Anita Deleidi – “Elementi di spiritualità ed orientamenti per la missione educativa negli scritti di don Rua alle Figlie di Maria Ausiliatrice”, in “Don Michele Rua nella storia (1837-1910)”

L’attenzione paterna che caratterizza gli scritti di don Rua alle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) rivela la sua sollecitudine e preoccupazione formativa: la religiosa salesiana deve tendere alla santificazione personale nella realizzazione della sua missione educativa, in fedeltà alla consegna di don Bosco. Continue reading “Anita Deleidi – “Elementi di spiritualità ed orientamenti per la missione educativa negli scritti di don Rua alle Figlie di Maria Ausiliatrice”, in “Don Michele Rua nella storia (1837-1910)””

Grazia Loparco – “L’autonomia delle Figlie di Maria Ausiliatrice nel quadro delle nuove disposizioni canoniche”, in “Don Michele Rua nella storia (1837-1910)”

L’autonomia giuridica delle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) fu sancita nel 1906, al culmine di un processo avviato per disposizione della Santa Sede. Continue reading “Grazia Loparco – “L’autonomia delle Figlie di Maria Ausiliatrice nel quadro delle nuove disposizioni canoniche”, in “Don Michele Rua nella storia (1837-1910)””

Eugenia Meardi – “Don Michele Rua e la casa-madre di Nizza Monferrato”, in “Don Michele Rua primo successore di Don Bosco. Tratti di personalità, governo e opere (1888-1910)”.

La casa-madre di Nizza Monferrato – erede riconosciuta, continuatrice e centro di diffusione del carisma del fondatore, a cui egli stesso conferì un solido impianto culturale – negli anni in cui fu sede del consiglio generalizio (1879- 1929), ebbe un ruolo di primo piano nella storia dell’istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice e quindi rapporti privilegiati con il rettor maggiore don Michele Rua, specialmente da parte della madre, Caterina Daghero, e del suo consiglio. Continue reading “Eugenia Meardi – “Don Michele Rua e la casa-madre di Nizza Monferrato”, in “Don Michele Rua primo successore di Don Bosco. Tratti di personalità, governo e opere (1888-1910)”.”

Piera Ruffinatto – “Il contributo di don Michele Rua allo sviluppo degli oratori festivi delle Figlie di Maria Ausiliatrice”, in “Don Michele Rua primo successore di Don Bosco. Tratti di personalità, governo e opere (1888-1910)”.

Il rapporto tra don Michele Rua e l’istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice evoca un’esperienza ricca e feconda vissuta nel periodo della prima espansione della congregazione, con modalità uniche e originali, che hanno segnato fortemente l’identità educativa della seconda famiglia religiosa salesiana fondata da don Bosco. Continue reading “Piera Ruffinatto – “Il contributo di don Michele Rua allo sviluppo degli oratori festivi delle Figlie di Maria Ausiliatrice”, in “Don Michele Rua primo successore di Don Bosco. Tratti di personalità, governo e opere (1888-1910)”.”

Enrica Rosanna – “Estensione e tipologia delle Opere delle Figlie di Santa Maria Ausiliatrice (1872-1922)” , in “L’Opera Salesiana dal 1880 al 1922”. Significatività e portata sociale.

Con il presente lavoro si è cercato di analizzare l’espansione dell’istituto delle FMA negli anni 1872-1922 sotto l’aspetto dell’apertura di case e dell’attivazione di opere. Per il presente lavoro, dopo aver preso coscienza della molteplicità dei dati, per poter sistematizzare il materiale e individuare tendenze sono stati scelti due criteri di raccolta. Continue reading “Enrica Rosanna – “Estensione e tipologia delle Opere delle Figlie di Santa Maria Ausiliatrice (1872-1922)” , in “L’Opera Salesiana dal 1880 al 1922”. Significatività e portata sociale.”

Grazia Loparco – “Orientamenti e strategie di impegno sociale delle Figlie di Maria Ausiliatrice” , in “L’Opera Salesiana dal 1880 al 1922. Significatività e portata sociale”

L’impegno sociale delle FMA non può essere pensato al di fuori della loro coscienza educativa, e d’altra parte la loro vocazione educativa mira esplicitamente alla «rigenerazione» della società, a partire non solo dalle fasce sociali più deboli (e più estese), ma anche dalla componente più svantaggiata, cioè ovunque quella femminile. Mentre lo scopo dell’elevazione morale e culturale fu comune, altri aspetti invece risposero a caratteristiche locali. Continue reading “Grazia Loparco – “Orientamenti e strategie di impegno sociale delle Figlie di Maria Ausiliatrice” , in “L’Opera Salesiana dal 1880 al 1922. Significatività e portata sociale””

Grazia Loparco – Verso l’autonomia giuridica delle Figlie di Maria Ausiliatrice dai Salesiani. “Relatio et votum” di G. M. van Rossum per il S. Uffizio (1902)

L’accessibilità dell’archivio della Congregazione per la Dottrina della Fede (ex Suprema Congregazione del Sant’Uffizio) ha consentito di illuminare gli antecedenti dell’autonomia giuridica dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA), che comportava la separazione dai Salesiani (1906), grazie alla disponibilità di alcune fonti inedite, ritrovate e qui pubblicate. Il periodo si concentra in particolare tra il 1901 e il 1904. Si tratta principalmente della Relatio et votum (1902) del redentorista  Willem Marinus van Rossum, consultore del S. Uffizio, e di due altre relazioni redatte per la Congregazione dei Vescovi e Regolari (VV. e RR.), che supportano l’esito della valutazione.

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