Siccome la coeducazione è un’opera realizzata in comune a seconda dell’atteggiamento dei religiosi educatori di fronte ai collaboratori laici — uomini e donne —, l’opera coeducativa diventa possibile o meno, oppure risulta facile o meno. Di fatto, l’accettazione (relativa) del sistema di coeducazione da parte dei salesiani è venuta simultaneamente a una maggiore apertura di questi verso i collaboratori laici, uomini e donne. Per quanto riguarda i collaboratori maschi — chierici o no —, si deve dire che, in un grado o nell’altro, ci sono sempre stati nelle opere della Società Salesiana, e questo fin dai tempi dello stesso Fondatore. L ’atteggiamento però dei salesiani verso di loro non è stato sempre uguale.
Indice:
- Premessa
- 1. La presenza dei collaboratori maschili
- 1) Nell’ambito dell’oratorio-centro giovanile
- 2) Nell’ambito della scuola
- 2. La presenza delle collaboratrici
- 3. Un concetto severo e grandioso della moralità
- 1) Il teatro misto
- 2) L’iniziazione sessuale
- 3) La separazione dal mondo
- 4. La enciclica Divini illius Magistri e la sua applicazione
- 5. La coeducazione
- 6. Alcuni pensieri conclusivi
Periodo di riferimento: 1936 – 1992
J. R. Alberdi, La separazione fra i sessi e la coeducazione nella tradizione salesiana in “Colloqui sulla vita salesiana, 16”, Toulon, Francia, 30 ottobre – 2 novembre 1992, LDC, Leumann(TO), 1993, 123-151.