Il seguente elaborato riporta le riflessioni emerse dal CG21 rispetto alla formazione intellettuale della vocazione salesiana. Continue reading “Juan Picca – La formazione intellettuale nell’ambito della formazione salesiana”
Il seguente elaborato riporta le riflessioni emerse dal CG21 rispetto alla formazione intellettuale della vocazione salesiana. Continue reading “Juan Picca – La formazione intellettuale nell’ambito della formazione salesiana”
Tutta la prassi «educativa» di don Bosco, un’ intera vita consacrata ai giovani, è «preventiva». Essa, infatti, è essenzialmente progettuale, previsionale e propositiva, impegnata nel presente a garantire il futuro, temporale e spirituale, dei giovani, di ciascun giovane, e della società civile e religiosa, in cui sono chiamati ad operare; e, correlativamente, a predisporre istituzioni e persone (SDB, FMA, Cooperatori) disponibili ad assicurare continuità e dinamicità a tale impegno. Ancor prima don Bosco aveva inserito i laici nel suo lavoro in favore degli oratori. «Pii signori di Torino» collaborano nelle prime scuole festive e serali (MO 184, Cenno storico e Cenni storici). Laici e laiche sono membri di commissioni, promotori e promotrici delle lotterie da lui organizzate (Cenno storico ed Elenchi vari del 1852, 1857, 1862, 1865, 1866).
II «sistem a educativo» o, più comprensivamente, /’esperienza preventiva di Don Bosco è un progetto, che è cresciuto e si è progressivamente dilatato e specificato nelle più svariate istituzioni e opere realizzate dai molti collaboratori e discepoli. E ovvio che la sua vitalità perativa può essere garantita nel tempo soltanto dalla fedeltà alla legge di ogni autentica crescita: il rinnovamento (l’approfondimento e l’adattamento) nella continuità. Il rinnovamento resta affidato al persistente e ripetuto impegno teorico e pratico dei singoli e delle comunità. È compito sempre aperto. La continuità, invece, può essere assicurata soltanto dall’alacre confronto con le origini. Iniziare al vivificante contatto con le «radici» primitive dell’esperienza preventiva e dei suoi tratti fondam entali è lo scopo della presente
rapida sintesi. Essa, quindi, non intende offrire programmi di azione immediatamente applicabili; ma, semplicemente, descrivere gli elementi originali essenziali, pur storicamente condizionati e limitati, dai quali, soltanto, derivano validità e credibilità progetti presenti e futuri, destinati a spazi e a contesti diversi. E una condizione ineludibile perché possa verificarsi, senza arresti o soluzioni di continuità, la legittima aspirazione di operare «con Don Bosco e coi tempi».
Continue reading “Pietro Braido – L’esperienza pedagogica di Don Bosco”
Dal 31 dicembre 1973 al 5 gennaio 1974 si è svolto a Roma un incontro di studiosi e di
operatori nel campo giovanile, fattivamente interessati al « sistema preventivo » di Don
Bosco. Sono intervenuti pedagogisti e educatori provenienti da quasi tutti i Paesi europei,
con la presenza di altri venuti dal continente americano e asiatico: in tutti circa trecento. Dalle intense giornate di lavoro è stato esplicitamente bandito qualsiasi tono celebrativo. Sono state piuttosto verificate le condizioni di validità e ipotizzati i coerenti sviluppi che il « sistema educativo » di Don Bosco potrebbe e dovrebbe comportare di fronte alle profonde trasformazioni culturali, alle esigenze attuali dei giovani e alle richieste di una società civile e ecclesiale, tesa a un radicale rinnovamento.
Indubbiamente, l’ educazione cristiana ha trovato nell’opera di Don Bosco una delle espressioni più geniali. E ’ vero, essa non incomincia con lui ne a lui si arresta, quasi a interpretazione totale e definitiva. Chi così pensasse dimostrerebbe di avere un’idea piuttosto povera dell’inesauribile ricchezza, anche pedagogica, racchiusa nell’immenso scrigno della verità cristiana.
La singolarità della «presenza» di don Bosco nel mondo sembra un fatto incontestabile, scandito, a partire dal 31 gennaio 1888, da alcune date salienti: la morte (1888), la dichiarazione di venerabilità (1907), il centenario della nascita (1815), la beatificazione (1929), la canonizzazione (1934), il centenario della morte. Parallelamente, con lo sviluppo delle sue opere e la diffusione delle biografie, si sono succeduti i tentativi di esposizione organica e di approfondimento del «sistema» o «metodo» educativo, da lui in qualche modo ufficializzato nel 1877 con la pubblicazione delle pagine sul sistema preventivo nella educazione della gioventù. Sembra ragionevole ricercare e approfondire ciò che di valido egli ha attinto da una tradizione secolare, che è bene comune di tutti; accogliere quel tanto di originale, di nuovo, che egli offre alla comunità ecclesiale e civile; e accettare coraggiosamente anche l’invito al superamento che è insito nell’intera sua esperienza di vita. La ripetuta esortazione a operare secondo «i bisogni dei tempi» potrà apparire generica, ma, accolta con intelligenza e confrontata con la quotidiana realtà in movimento, può tradursi in programmi vitali e tempestivi.
Continue reading “Pietro Braido – Don Bosco educatore delle moltitudini”
Indice:
Una pedagogia dell’amore, dell’amore cristiano
Assistenza: una parola chiave del metodo educativo
Continue reading “Otto Wahl ,Pietro Gianola – Don Bosco: Una presenza d’amore cristiano”
Contents:
Summary:
The story is told of a young novice in the desert who went to the elder, the holy man of God, and said, “Father, according as I am able, I keep my little Rule, and my little fast, my prayer, meditation and contemplative silence; and, according as I am able, I strive to cleanse my heart of thoughts. Now, what more should I do?” The elder rose up in reply and stretched out his hands to heaven, and his fingers became like ten lamps of fire. Continue reading “Mary Greenan – Accompanying the young: the souls our hearts seek”
It is quite natural that anyone who intends to profile a Salesian personality in South India would quite naturally think of Fr. Philip Thayil as someone deserving of being made known to a wider Salesian readership.
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