Questo lavoro costituisce una testimonianza dell’attività pastorale di tre Salesiani in un centro giovanile, focalizzandosi sulla percezione e sulle opinioni dei giovani frequentatori del centro.
Questo lavoro costituisce una testimonianza dell’attività pastorale di tre Salesiani in un centro giovanile, focalizzandosi sulla percezione e sulle opinioni dei giovani frequentatori del centro.
L’autore condivide la propria esperienza, iniziata con il contesto di “maggio ’68”. Dopo aver iniziato il corso di teologia nel 1966, ha sperimentato un cambiamento significativo nel suo percorso a seguito del desiderio di dedicarsi ai giovani emarginati, specialmente quelli coinvolti con la droga.
Il presente testo è un resoconto dettagliato dell’esperienza di un giovane sacerdote presso un centro giovanile cattolico operaio (KAJ) nella città di Graz durante gli anni ’60 e ’70.
L’ottavo colloquio internazionale è focalizzato sul tema della comunicazione nella Famiglia salesiana in occasione del centenario del Bollettino Salesiano fondato da Don Bosco a Torino nel 1877.
Continue reading “Francis Desramaut – “Introduzione” in “La comunicazione e la famiglia salesiana””
L’articolo affronta il tema della vita spirituale dei Cooperatori Salesiani, riconoscendo la sua rilevanza nonostante sia trattato alla fine di un ciclo di colloqui.
Il testo esplora la relazione tra i Cooperatori Salesiani e le Volontarie di Don Bosco (VDB), focalizzandosi sulla visione e sulla collaborazione tra i due gruppi.
Il testo offre uno sguardo conciso sulla presentazione delle Volontarie di Don Bosco (VDB) al Colloquio di Lussemburgo sulla Famiglia salesiana.
L’articolo esplora il rapporto di Don Bosco con l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA), focalizzandosi sui periodi di dipendenza giuridica dalla Congregazione salesiana.
Il testo esplora il tema del dialogo pastorale nell’ambito dell’attività salesiana, concentrandosi sulla metodologia adottata da Don Bosco nei suoi primi anni di sacerdozio (1841-1861).
Questo estratto affronta la necessità per la congregazione salesiana di riscoprire e aggiornare la sua missione, bilanciando il rispetto per il passato di Cristo evangelico e di Don Bosco con l’impegno nella Chiesa e nel mondo attuale.
L’estratto discute l’importanza del “sistema preventivo” nell’identità e nella missione dei salesiani.
Educating is not an activity you do alongside other activities. It is intertwined in the daily interaction with each other. Presence plays a crucial role in this.
Continue reading “Colette Schaumont – Presence in ordinary life”
Il sistema preventivo, che don Bosco ha sviluppato insieme con la comunità educativa di Valdocco, poggia sopra tre colonne: ‘ragione, amorevolezza, religione’. Di questi tre la fede era per don Bosco la dimensione più importante e veramente costitutiva del suo sistema educativo.
One of the essential pillars in the Salesian education project is religion (religione) beside — or rather along with — ‘amorevolezza’ and ‘ragione’. With Don Bosco the Christian faith lies indeed at the foundation for his choice for young people, paying special attention to the vulnerable ones amongst them. His Christian faith as the anchoring of his educational interests was for him self-explanatory.
Questo studio esplora il ruolo centrale della religione nell’educazione secondo don Bosco, evidenziando la sua importanza storica e metodologica. Nel contesto culturale in cui operava, la religione era considerata essenziale per la moralità individuale e sociale.
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