L’articolo descrive l’insediamento e le attività dei salesiani di Don Bosco in Belgio a partire dal 1883, su invito di Mons. Doutreloux.
L’articolo descrive l’insediamento e le attività dei salesiani di Don Bosco in Belgio a partire dal 1883, su invito di Mons. Doutreloux.
Lo studio esamina il concetto di fedeltà religiosa nel contesto della storia, enfatizzando l’importanza di incarnare la professione religiosa nella realtà temporale, come illustrato da Tillard.
L’estratto evidenzia l’approccio adottato dal Capitolo Generale Speciale (CGS) nel contesto delle riflessioni sulla prudenza, riferendosi al modello di Don Bosco e criticando una prudenza che sia priva di azione e amore.
L’estratto storico narra la nascita e lo sviluppo del movimento degli Exallievi all’interno della Congregazione salesiana a Barcellona.
Questo studio si concentra sul periodo cruciale che va dal 1882 al 1901 nella storia dei Cooperatori Salesiani a Barcellona.
Il testo offre uno sguardo conciso sulla presentazione delle Volontarie di Don Bosco (VDB) al Colloquio di Lussemburgo sulla Famiglia salesiana.
Il colloquio si è aperto con una relazione di storia sulle origini della Famiglia salesiana secondo quanto Don Bosco stesso scrisse in alcuni esposti molto significativi e tuttora conservati.
Il quinto colloquio sulla vita salesiana si è tenuto a Lussemburgo dal 26 al 30 agosto 1973. Per la prima volta vi hanno preso parte non solamente dei Salesiani, ma anche delle Figlie di Maria Ausiliatrice, delle Volontarie di Don Bosco e dei Cooperatori salesiani.
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L’articolo esplora il rapporto di Don Bosco con l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA), focalizzandosi sui periodi di dipendenza giuridica dalla Congregazione salesiana.
Il brano evidenzia l’importanza della comunità nella congregazione salesiana, focalizzandosi sui capitoli generali XIX e XX.
Gli Atti del CG XX offrono un ricco materiale per la riflessione personale e il ripensamento comunitario durante gli anni che seguiranno.
Tra l’autunno 1943 e il 1944 molti istituti religiosi, maschili e femminili, ospitarono singoli o interi nuclei familiari di ebrei scampati al rastrellamento del 16 ottobre. La scarsità di documentazione scritta ha sollecitato un’indifferibile raccolta di informazioni tramite i testimoni superstiti.
Il titolo Fonti per la storia di un istituto educativo si presta a diverse angolature di approfondimento, pertanto scegliamo una domanda guida: quali fonti per quale storia? Innanzitutto individuiamo di chi e di cosa parliamo. Le Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) compongono un Istituto religioso che, per la natura istituzionale connotata dall’impegno educativo, ha delle caratteristiche peculiari.
La particolare devozione di S. Giovanni Bosco agli Angeli Custodi ispirò l’idea di istituire l’Associazione per le fanciulle che frequentavano gli Oratori festivi e le scuole elementari delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Le case di Nizza Monferrato, Torino, Bordighera e Chieri furono le prime ad introdurre l’Associazione con regolamento proprio.
Questo documento si pone in continuità con quello precedente (Per una Pastorale Giovanile Unitaria del 1975) ed esprime in modo più sistematico quanto in questi anni si è maturato nell’Istituto a livello di riflessione e di esperienza. Continue reading “Istituto Figlie di Maria Ausiliatrice – Il progetto di pastorale giovanile unitaria”
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