Questo testo costituisce una serie di regole e pratiche di pietà delineate per i membri della Società Salesiana nel primo testo delle Regole preparato da don Bosco nel 1858-59.
Questo testo costituisce una serie di regole e pratiche di pietà delineate per i membri della Società Salesiana nel primo testo delle Regole preparato da don Bosco nel 1858-59.
Questo estratto tratta della pratica degli “esercizi spirituali” nel contesto della Chiesa cattolica, concentrandosi sulla loro diffusione e pratica nel Piemonte del XIX secolo.
Questo articolo esamina il termine “salesiano” e la sua evoluzione di significato in due contesti distinti: quello di Don Bosco e quello di san Francesco di Sales.
Questo articolo offre una profonda riflessione sulla vita spirituale dei Salesiani in un contesto internazionale segnato dalla parola “crisi”. Continue reading “Georg Söll – “La crisi religiosa dell’uomo moderno” in “La vita di preghiera del religioso salesiano””
Questo articolo esamina il fondamentale aspetto della “vita di preghiera del salesiano” all’interno di una congregazione religiosa di vita attiva, considerando le sfide e le prospettive teologiche legate a questo importante elemento della loro vocazione.
Il passaggio fornito è un estratto da un documento che esamina la storia e l’evoluzione delle costituzioni salesiane, con particolare attenzione al capitolo delle “pratiche di pietà.”
Il testo in questione esamina il ruolo della preghiera nell’evoluzione dell’umanità, sottolineando la sua natura intrinseca come esperienza umana originaria. Continue reading “Joseph Gevaert – “Antropologia di ieri, antropologia di oggi e vita di preghiera” in “La vita di preghiera del religioso salesiano””
L’estratto riporta una descrizione storica delle pratiche religiose e liturgiche seguite dai salesiani, membri dell’Ordine Salesiano, durante la celebrazione della messa e altre pratiche di pietà.
L’articolo discute l’origine e la scelta del titolo “Auxilium Christianorum” da parte di Don Giovanni Bosco.
Tale presentazione illustra il libro “Colloqui Internazionali sulla Vita Salesiana: Atti del Primo Incontro”, il quale nasce dalla necessità di approfondire lo studio su Don Bosco, il suo carisma e l’opera salesiana.
Nato il 17 ottobre 1922 a Tourcoing, in Francia, Francis Alfred Henri Desramaut fu ordinato prete il primo luglio 1948 e, a partire dal 1949, iniziò a insegnare teologia, specializzandosi, poi, in Storia della Chiesa, all’Università Cattolica di Lione. È proprio lì, che nel 1962 pubblicò la sua tesi di dottorato intitolata Les Memorie I de Giovanni Battista Lemoyne. Étude d’un ouvrage fondamental sur la jeunesse de saint Jean Bosco. Appassionato di storia salesiana, Desramaut guidò per venticinque anni, con i suoi studenti, il Groupe lyonnais de recherches salésiennes, che produsse importanti studi storici, supervisionati dal maestro. Dal 1966 iniziarono a essere pubblicati i piccoli Cahiers du groupe lyonnais de recherches salésiennes, brevi monografie di autori diversi, tra cui lo stesso Desramaut, su temi di spiritualità e storia soprattutto salesiana. Nel 1978 divenne direttore responsabile di Don-Bosco-France, il «Bulletin de liaison des salésiens de langue française » e nel 1979 lanciò la vasta collezione dei Cahiers salésiens, recherches et documents pour servir à l’histoire des salésiens de don Bosco dans les pays de langue française. Il suo spirito di iniziativa e le sue qualità di organizzatore si manifestarono anche nei Colloqui sulla vita salesiana, con i quali seppe coinvolgere un buon numero di membri della Famiglia Salesiana a livello internazionale. Fra le sue opere principali ricordiamo, in particolare, Don Bosco et la vie spirituelle (1967), L’orphelinat Jésus-Adolescent de Nazareth en Galilée au temps des Turcs, puis des Anglais (1986) e la sua opera maestra Don Bosco en son temps (1996). Muore a Tolone il primo settembre 2014.
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