Graziana Dizonno – Calciosociale e Radioimpegno: l’impegno dei giovani in periferia

Corviale è una periferia a sud ovest di Roma, spesso conosciuta ai romani per una complessa presenza di criticità sociali e territoriali, quali: l’occupazione abusiva; il degrado strutturale del complesso abitativo; l’alto tasso di abbandono scolastico prematuro; la diffusa microcriminalità. Dal 2014 però, da quando l’ASD Calciosociale ha riaperto una struttura pubblica abbandonata, riqualificandola, dopo anni di lavori, secondo i principi della bioarchitettura e della sostenibilità energetica, e attivato un vero e proprio programma educativo per i giovani del quartiere, Corviale ha conosciuto una nuova opportunità di riscatto. Continue reading “Graziana Dizonno – Calciosociale e Radioimpegno: l’impegno dei giovani in periferia”

Gabriele Beltrami – Il contributo dei new media: l’esperienza della Web Radio On the Move

Si tratta di un programma di terza accoglienza per inclusione e integrazione avviato dai Missionari di san Carlo – Scalabriniani – per giovani migranti, rifugiati ed autoctoni.  L’obiettivo educativo-formativo è, appunto, la formazione e il training lavorativo al linguaggio della radio e alla pratica presso la Web Radio OntheMove. Nasce per dare un’opportunità professionale a giovani rifugiati, con una particolare attenzione per le donne e coloro che provengono da situazioni di alta vulnerabilità (vittime di tratta, ex minori non accompagnati, vittime di torture). Continue reading “Gabriele Beltrami – Il contributo dei new media: l’esperienza della Web Radio On the Move”

Yolima Elena Posada Perdomo – La dimensión vocacional de la misión educativa

Es evidente que  las  vocaciones  religiosas  han  venido  disminuyendo  significativamente, pero también es evidente la pluralidad de mundos juveniles que han venido interpelando y confrontando nuestra manera de hacer pastoral y, mucho más, nuestra manera de hacer la propuesta vocacional específica. La experiencia se desarrolla en Barranquilla (Colombia). Su motivación es “vocacionalizar” la pastoral educativa para obrar de modo que toda expresión pastoral sea un llamado vocacional, capaz de tocar el corazón y poner al joven ante la pregunta estratégica: “Señor, ¿qué quieres que haga?”. Continue reading “Yolima Elena Posada Perdomo – La dimensión vocacional de la misión educativa”

Teresita Padron – How christian living education and salesian youth movement in all their educative settings lead young people to a life choice

This experience started in Philippines in the religious group life of the young people in all educative settings. Its motivation and goals are forming good Christians and honest citizens leading them to make a life choice. The Christian Living Education (CLE) is the teaching of religion which is concretized in the daily and lived in continuity in the Salesian Youth Movement. Continue reading “Teresita Padron – How christian living education and salesian youth movement in all their educative settings lead young people to a life choice”

Aldo Giraudo – La riflessione sulla “spiritualità” di Don Bosco e sull’ascetica salesiana nella storia. I contributi più significativi fino al rettorato di don Ricaldone

Da qualche anno, sempre più insistentemente, si auspica, accanto all’abbondante produzione storiografica e pedagogica su don Bosco, anche una più attenta riflessione teologica, condotta con strumenti appropriati, tali da mettere in risalto, a partire dall’esperienza del Fondatore, le costanti e i tratti connotativi della spiritualità salesiana.

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Francine Guilmette – Duc in Altum

After World Youth Day 2002 (Toronto, Canada), the 3rd Continental Vocation Congress for Vocations in North America (Montreal 2002), a Pastoral Plan was published inviting the whole Church to nurture a Vocation Culture. In a vocation crisis context, a small group of FMAs in Canada and laity reflected on how to do this. The idea of a sustained discernment journey, the need for a loving and faithful accompaniment of young people began to emerge. Continue reading “Francine Guilmette – Duc in Altum”

Aldo Giraudo – Don Bosco nella storia della religiosità cattolica

Se riandiamo all’inizio del percorso formativo di Pietro Stella, alle sue prime ricerche nell’Ateneo Salesiano di Torino, e tentiamo di individuare gli stimoli, gli interrogativi e le istanze dalle quali è partito nell’individuazione delle proprie aree di interesse e nella costruzione, da autodidatta, degli strumenti intellettuali idonei ai propri obiettivi, troviamo elementi utili per comprendere i motivi di alcuni tratti che, sviluppati nel tempo, caratterizzeranno la sua produzione scientifica e determineranno le modalità (o le sfumature) tipiche dei suoi approcci storiografici, fino a configurare prospettive e ipotesi di ricerca, metodologie e chiavi interpretative originali e, in un certo modo, nuove nella storia della spiritualità e dell’operatività cattolica tra Ottocento e
Novecento.

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Aldo Giraudo – L’esercizio della “buona morte” nell’esperienza educativa di Don Bosco

Fin dagli inizi dell’Oratorio stabilito in Valdocco (1846-47), don Bosco propose ai giovani l’esercizio mensile della buona morte come mezzo ascetico mirato a stimolare – attraverso una visione cristiana della morte – un costante atteggiamento di conversione e di superamento dei limiti personali e assicurare, con una confessione e una comunione ben fatte, le condizioni spirituali e psicologiche favorevoli per un fecondo cammino di vita cristiana e di costruzione delle virtù, in docile cooperazione con l’azione della grazia di Dio.

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Aldo Giraudo – La centralità della “religione” nel sistema preventivo di Don Bosco per l’accompagnamento educativo e spirituale dei giovani

Per comprendere il motivo dell’enfasi posta da don Bosco sulla religione, come fattore dinamico essenziale di un’efficace e trasformante educazione dei giovani, e per afferrare il segreto degli eccellenti risultati da lui ottenuti in quest’ambito, è innanzitutto necessario considerare la globalità della sua esperienza, collocandola nel contesto socio-culturale in cui egli ha operato.

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Aldo Giraudo – «Il cotanto utile istituto detto oratorio di San Francesco di Sales». Motivi dell’interesse suscitato dall’opera di don Bosco nel decennio preunitario

Intendo illustrare, con l’appoggio di documentazioni archivistiche e testimonianze coeve, alcuni dei fattori che nel decennio preunitario catalizzarono sull’opera educativa e religiosa di don Giovanni Bosco simpatie e favori, anche in campo liberale, permettendole di decollare più rapidamente rispetto ad iniziative analoghe, nonostante l’accusa di conservatorismo e di diffidenza nei confronti dell’unificazione nazionale mossagli da alcuni esponenti del liberalismo radicale e anticlericale polarizzati attorno alla Gazzetta del Popolo di Felice Govean e al periodico satirico-caricaturale Il Fischietto.

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Aldo Giraudo – Il discorso in onore di San Bartolomeo composto in piemontese dal seminarista Giovanni Bosco (1838)

Nel febbraio 2015 è stato scoperto un autografo giovanile di don Bosco, mescolato a materiali manoscritti eterogenei giacenti nella biblioteca del Centro Studi Don Bosco (CSDB) dell’Università Pontificia Salesiana.

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Istituto Figlie di Maria Ausiliatrice – Scuole artigiane e scuole agrarie femminili

Scopo delle Scuole Artigiane Femminili e delle Scuole Agrarie Femminili è appunto quello di dare alle giovanette il senso della responsabilità dei loro doveri di fronte alla famiglia e, nello stesso tempo, aprire loro nuove vie; associarle al movimento intellettuale, economico, artistico, industriale, agricolo dei nostri giorni; armarle contro i pericoli e le difficoltà con una soda educazione che abbia per fondamento “ragione e religione”.

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