Pierre Dessy in riferimento al quadro panoramico della situazione in Belgio ha esposto la sua descrizione dopo un decennio di crisi di lavoro per i giovani.
Pierre Dessy in riferimento al quadro panoramico della situazione in Belgio ha esposto la sua descrizione dopo un decennio di crisi di lavoro per i giovani.
Il sociologo Giancarlo Milanesi ha realizzato una relazione di sintesi sul quadro panoramico della situazione in Europa dopo un decennio di crisi di lavoro per i giovani.
La disoccupazione giovanile è ormai diventata una delle più gravi emergenze etico-civili del nostro tempo: un problema che interpella insistentemente la Chiesa e il tessuto vivo di tutti gli organismi sinceramente preoccupati del benessere e della dignità del genere umano.
Jacques Schepens ebbe formule felici per descrivere l’azione del direttore spirituale in generale e del direttore spirituale salesiano in particolare. Nel pieno rispetto dell’originalità della dimensione psicologica e della dimensione religiosa, essa le armonizza ognuna al suo posto.
Il sacerdote salesiano Adolf Heimler è professore di psicologia, di terapia analitica e di antropologia alla Hochschule di Benediktbeuern, membro della Deutsche Gesellschaft fiir Psychanalyse, Psychosomatik und Tiefenpsychologie.
Lo scopo della direzione spirituale è la crescita verso la maturità e la fede, cioè l’autonomia e l’azione personale del diretto. La libertà quindi del guidato sta al centro.
La relazione di Luciano Cian su « Le critiche mosse alla direzione spirituale salesiana dalla psicologia contemporanea » sviluppò alcune delle difficoltà incontrate.
Carla Barberi su « La sensibilità della ragazza d’oggi alla direzione spirituale » ha fatto notare che in questi anni ottanta c’è « un certo ritorno alla direzione spirituale, sia nella stima che nella richiesta ».
Guido Gatti ha spiegato con precisione i rapporti che esistono tra « la direzione spirituale e l’ideologia morale » contemporanea.
Durante lunghi anni, la tradizione salesiana usò poco l’espressione « direzione spirituale »; si preferiva la parola italiana « rendiconto ». Non è che si misconoscesse questa pratica indispensabile ad ogni progresso nella vita cristiana e a fortiori religiosa, ma sembrava che il rendiconto prescritto dalla regola potesse sostituirla.
Formuliamo la domanda: i testimoni che depongono nel processo di beatificazione e canonizzazione del terzo successore di san Giovanni Bosco riconoscono in lui una vera guida o direttore spirituale propriamente detto? Come lo spiegano?
Madre Mazzarello, come prima superiora della comunità dì Mornese, si sente « sorella tra le sorelle », una sorella però che ha la responsabilità di formare le altre. Questa formazione si svolge nel vivere quotidiano. Qui la Madre si rivela come una vera « direttrice di anime ».
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